Un nuovo passo avanti nella lotta ai tumori femminili arriva dalla Toscana. Il Consiglio regionale ha approvato un atto che punta a rafforzare la prevenzione del tumore al seno e alle ovaie, soprattutto nei casi legati a mutazioni genetiche. A presentarlo, con prima firma, il vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Scaramelli, da anni impegnato su questo fronte.
“La prevenzione è fondamentale – ha dichiarato Scaramelli – per tutelare molte donne nella sfida contro i tumori. Le mutazioni genetiche sono tra le principali cause, e conoscere in anticipo il proprio rischio può fare la differenza. Questo atto va proprio in quella direzione”.
Il provvedimento prevede che le aziende sanitarie toscane attivino specifici programmi di screening e prevenzione sotto il coordinamento della Regione. L’obiettivo è chiaro: anticipare la diagnosi e intervenire tempestivamente.
“È un atto storico – ha sottolineato Scaramelli – che conferma la Toscana come apripista in campo oncologico. La mia firma è frutto di una battaglia politica iniziata anni fa a tutela delle donne, anche dopo un’operazione al seno, affinché la loro voce fosse ascoltata nelle commissioni di valutazione, con il supporto dei senologi”.
Il vicepresidente ha infine ricordato l’importanza dei test genomici, che oggi permettono, anche grazie a scelte politiche regionali, di ridurre i trattamenti di chemioterapia quando non necessari, personalizzando le cure e migliorando la qualità della vita.