Provincia di Siena approva, prima in Italia, il masterplan della mobilità dolce

Sono stati analizzati, riconosciuti e georeferenziati ben 83 percorsi per un totale di 4836 km complessivi di strade per ciclisti, dai più conosciuti quali la Via Francigena, l’Eroica e Strade Bianche, fino a brevi itinerari adatti alle famiglie ma altrettanto significativi

Di Redazione | 6 Febbraio 2021 alle 10:00

Provincia di Siena approva, prima in Italia, il masterplan della mobilità dolce

Dopo più di 16 mesi di lavoro intenso in stretta collaborazione con i Comuni e con il costante supporto della associazioni del settore ( Audax Randonneur Italia, Fiab, Bici Club Terre di Siena ed Eroica), ieri, 4 Febbraio 2021, è stato approvato dal Consiglio provinciale senese,  un importante strumento di pianificazione strategica che costituirà il punto di riferimento per tutti coloro che, operatori pubblici e privati, intenderanno progettare infrastrutture ciclabili o valorizzare il proprio territorio o le proprie attività attraverso il cicloturismo, un settore in costante e forte crescita: il Masterplan della Mobilità Dolce della Provincia di Siena.

La Provincia di Siena ha colto prima di ogni altra realtà l’opportunità offerta dalla legge n. 2 del 2018  secondo cui “le Province definiscono interventi di pianificazione per promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto, individuando la rete ciclabile e ciclopedonale nel territorio di competenza”.

Il documento, approvato dal consiglio provinciale e precedentemente presentato all’Assemblea dei Sindaci del senese, contiene un aggiornamento del quadro conoscitivo della rete provinciale di strade e sentieri idonei alla fruibilità in bici, sia per utilità che per svago, sport o turismo. Allo scopo sono stati analizzati, riconosciuti e georeferenziati ben 83 percorsi per un totale di 4836 km complessivi, dai più conosciuti quali la Via Francigena, l’Eroica e Strade Bianche, fino a brevi itinerari adatti alle famiglie ma altrettanto significativi.

Uno degli aspetti più interessanti è stata l’adozione del format Sweet Road ideato proprio nella realtà senese dall’Audax Italia. Attraverso questo strumento è stato possibile definire una innovativa metodologia capace di attribuire valutazioni qualitative e quantitative ai vari itinerari che sono stati inseriti in tre diverse categorie a seconda delle loro specifiche caratteristiche. Ciò ha consentito di colmare un vuoto lasciato aperto dalla legge sulla mobilità in bicicletta che, pur molto importante, si è limitata a definire soltanto precisi criteri e specifiche tecniche relativi alle “Ciclovie” costituite prevalentemente da percorsi in sede protetta con limitate eccezioni per la presenza di segmenti stradali a basso traffico motorizzato. La stragrande maggioranza dei percorsi frequentati dai ciclisti è però costituita da strade a traffico promiscuo o da sentieri fuoristrada non aventi caratteristiche tecniche per potersi definire ciclovie. L’indagine compiuta nel 2018 dal Bici Club Terre di Siena e da Audax Italia ha calcolato che il 90% di ciclisti su strade extraurbane vivono il loro viaggio in promiscuità con i mezzi motorizzati.
Tre sono pertanto le categorie individuate: le “Ciclovie” che contano 5 percorsi per 648 km complessivi. C’è da osservare che i tracciati esistenti o di progetto per la quasi totalità, ad eccezione del “Sentiero della Bonifica” non corrispondono ai requisiti tecnici richiesti e pertanto si apre in tal senso un lavoro importante sul piano degli investimenti infrastrutturali legati a risorse europee, nazionali o regionali. C’è dunque da augurarsi che il Piano di Mobilità ciclistica che la regione Toscana dovrà approntare tenga in maggior conto il territorio senese. Il cuore dei percorsi di “pronto uso” è costituito da 31 percorsi per 2835 km definiti “Cicloitinerari” e disegnati su strade secondarie a basso traffico. Questi percorsi si interconnettono con gli assi principali delle “Ciclovie” e sono fruibili da subito anche se alcuni di questi necessitano di maggiore cura e di provvedimenti di limitazione del traffico motorizzato. La rete contiene anche l’individuazione di bike point con funzione informativa e di servizio.

In sette comuni pilota sono in via di progettazione esecutiva, grazie a finanziamenti del Gal Leader Siena, gli allestimenti con colonnette di assistenza e ricarica e-bike, segnaletica informativa e di direzione rispondente ad un preciso disciplinare contenuto nel Masterplan. Sarà così possibile una valorizzazione ordinata del territorio supportata anche dal sito istituzionale “Strade di Siena” nato in seno al protocollo sottoscritto da 28 comuni e finalizzato alla costituzione di in “prodotto turistico omogeneo” così come previsto dalla legge regionale sul turismo. Al sito istituzionale si accompagnerà un portale tecnico con APP contenente ogni informazione per poter scegliere e percorrere uno degli itinerari della rete senese. Completano la rete 47 percorsi per 1353 km definiti “Itinerari ciclo escursionistici” disegnati prevalentemente su sentieri e strade di campagna ed adatti in primis alla tipologia di bici MTB. Di grande interesse è la previsione di restituire una funzione ai capannini stradali dismessi per un loro riutilizzo come rifugi e luoghi di sosta per ciclisti e camminatori.

Lo strumento del Masterplan è talmente importante che la sua approvazione consentirà ai comuni interessati di procedere anche alla classificazione dei percorsi che riterranno maggiormente significativi e ciò sulla base di indici ricavati da una lunga campagna di rilievi sulla densità di traffico motorizzato in rapporto a quello ciclistico e sullo stato manutentivo dell’infrastruttura stradale. La provincia di Siena si doterà pertanto anche di un valore che indicherà la sicurezza di un tratto stradale e conseguentemente anche di iniziative legate al rispetto delle regole, delle persone e dell’ambiente da parte di tutti i fruitori della strada. Non meno importanti infine le indicazioni relative all’intermodalità, in particolare treno-bici, ed alla previsione di una integrazione dello strumento pianificatorio attraverso la progettazione dei biciplan da parte delle realtà urbane più rilevanti.



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