Querelle sulle mascherine imbustate dalle maestre, interviene DiCCAP Sulpm

Diffida della Cgil al Comune, la nota della segreteria provinciale del sindacato dei vigili urbani: "Ci dissociamo completamente da tali incomprensibili atteggiamenti provocatori, forse dettati da contrarietà di opinione politica"

Di Redazione | 19 Aprile 2020 alle 12:45

Querelle sulle mascherine imbustate dalle maestre, interviene DiCCAP Sulpm

Querelle sindacati-Amministrazione comunale sulle operazioni di imbustamento delle mascherine da parte delle maestre, interviene la segreteria provinciale del sindacato DiCCAP Sulpm (sindacato unitario lavoratori polizia locale). La FP CGIL aveva inizialmente inviato all’Amministrazione una lettera in merito all’impiego di alcune educatrici ed insegnanti nell’imbustamento delle mascherine, provocando l’amarezza del vice sindaco Corsi, e una ferma risposta anche da parte della Cisl, che aveva espresso solidarietà alle insegnanti. La Cgil ha poi sottolineato di essersi rivolta all’Amministrazione per “ripristinare un corretto sistema di relazioni sindacali proprio a tutela del personale”.

“Questa Segreteria Generale Provinciale di Siena – è la nota a firma di Andrea Giovannoni – venuta a conoscenza della formale diffida verso l’Amministrazione Comunale di Siena da parte di una O.S. per aver l’Amministrazione coinvolto personale delle scuole di infanzia/nidi nel semplice compito di imbustamento di presidi sanitari destinati alla popolazione, non da consegnare “brevi manu” – si intenda con chiarezza -, esprime il totale disaccordo con tale attacco di quella O.S. che, da grande organizzazione. quale è, mostra al contrario il proprio lato debole: una mancanza totale di cultura civica, di fronte ad una emergenza non solo cittadina ma globale, posto che, tra l’altro, il personale ha aderito in forma volontaria senza alcuna costrizione né ordine di servizio. Non solo, la responsabile agisce in nome e per conto della RSU, cadendo in un terreno cui non parrebbe appartenere: la politica! Per quanto sopra, questa nostra O.S. si dissocia completamente da tali incomprensibili atteggiamenti provocatori, forse dettati da contrarietà di opinione politica, che nulla dovrebbe avere a che fare con il compito primario della tutela del lavoratore, ove tale diritto si prefigurasse”.



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