Dallo smaltimento illecito di rifiuti allo spaccio di stupefacenti. Le indagini della Dda di Firenze hanno portato alla luce diverse attività illecite in Toscana ricollegabili alla ‘Ndrangheta.
Il filone principale dell’inchiesta riguarda gli sversamenti degli scarti del comparto conciario di Santa Croce sull’Arno, in provincia di Pisa. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti era stato messo in piedi un sistema che operava mescolando le ceneri di rifiuti altamente inquinanti con altri materiali utilizzati in attività edilizie, tra cui quelle utilizzate nella realizzazione del V lotto della strada 429, che collega Empoli e Castelfiorentino. I reati contestati sono di associazione a delinquere aggravata dall’agevolazione mafiosa, traffico illecito di rifiuti, inquinamento e impedimento del controllo da parte degli organi amministrativi e giudiziari
Tra gli indagati per corruzione c’è anche Ledo Gori, capo di gabinetto del presidente della Regione Giani, oltre alla sindaca di Santa Croce sull’Arno Giulia Deidda e l’ex presidente della Provincia di Pisa, oggi consigliere regionale del Pd, Andrea Pieroni.
Il blitz, che ha portato a 23 arresti, ha visto perquisizioni nelle provincie di Firenze, Pisa, Arezzo, Terni, Perugia e Crotone.