Rilanciare e valorizzare il museo: nasce l'Associazione amici della Pinacoteca Nazionale di Siena

Realtà associativa formata per adesso da quindici elementi, tra professionisti e privati cittadini, che ha l'obiettivo di accompagnare la rinascita di un museo ricco di tesori

Di Redazione | 30 Novembre 2022 alle 22:00

Aiutare la promozione e la valorizzazione delle eccellenze della Pinacoteca Nazionale di Siena, una culla di tesori spesso dimenticata ma che merita di diventare un motore culturale per il futuro della città. Con questo obiettivo si è costituita oggi ufficialmente l’associazione Amici della Pinacoteca Nazionale di Siena, un gruppo eterogeneo di 15 persone,  formato da professionisti, privati cittadini e personalità locali, che hanno sposato il progetto nato dalla spinta del direttore Axel Hemery, che da giugno guida la fase di rilancio del museo, che vanta opere fondamentali di scuola senese dal XIII al XVII secolo. Presidente della nascente associazione è Donatella Capresi, vice presidente Antonietta Panarelli Pianigiani , segretario Luca Mansueto, tesoriere Luciano Benedetti, oltre a loro i soci fondatori sono Axel Hemery, Francesco Maccari, Elettra Paresi, Cinzia Voltolini, Laura Neri, Claudio Coli, Enrico Pinto, Elisabetta Viti, Luciano Galano, Rossella Lezzi e Riccardo Coppini, Alessandra Caffio.

“E’ un’iniziativa importante e da me voluta, ci vuole il consenso di tante persone, il museo non è un’isola isolata ma deve stare al centro della città. Abbiamo bisogno di professionisti con esperienze diverse che mettono energie, ogni museo nel mondo cerca di avere questa associazione di amici, che fungono da ambasciatori, accompagnando la rinascita della Pinacoteca, luogo dimenticato spesso dai senesi” afferma il direttore Hemery “Sono stata contattata dal direttore che aveva la volontà di far rinascere questo luogo – aggiunge la presidente Donatella Capresi – ben volentieri io e gli altri abbiamo accettato l’invito. L’importante è andare insieme al direttore e costruire iniziative e sinergie con altre istituzioni e finanziatori”.

 



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