Quelle del 25 Settembre saranno delle elezioni con importanti novità. La prima e più determinante è quella legata al nuovo Parlamento che eleggeremo, infatti si voterà per una Camera dei Deputati e per un Senato della Repubblica ridotti come decretato dal risultato del Referendum Costituzionale del 2020. Questo significa che il numero di membri che andremo ad eleggere per Montecitorio passerà da 630 a 400 deputati, mentre il numero dei senatori passerà da 315 a 200.
Altra importante novità è che qualsiasi maggiorenne italiano, anche sotto ai 25 anni di età, potrà votare per il Senato, possibilità che fino al 2020 era esclusa dalla Carta Costituzionale.
Il sistema elettorale misto del Rosatellum Bis presenta al suo interno una parte maggioritaria (o uninominale) e una parte proporzionale (o plurinominale).
Per la parte maggioritaria, nei 146 seggi uninominali per la Camera e nei 74 per il Senato, verrà eletto solo il candidato che riceverà il maggior numero di voti.
Per la parte proporzionale la ripartizione dei candidati è più complicata: intanto verranno eletti alla Camera, nel collegio Toscana P02 in cui è inserita la provincia di Siena insieme ad Arezzo, Grosseto e Livorno, 5 deputati; mentre al Senato, nell’ampio collegio Toscana P01 che raccoglie l’intera regione, 8 senatori.
È prevista la soglia di sbarramento: i partiti che si presentano da soli che non raggiungeranno almeno il 3% dei voti e le coalizioni che non raggiungeranno almeno il 10% non riceveranno neanche un seggio né alla Camera né al Senato. Mentre nella ripartizione dei voti all’interno di una coalizione non saranno conteggiati i voti dei partiti che non avranno superato l’1%, nel caso invece di una lista, all’interno di una coalizione, che non dovesse raggiungere il 3%, i suoi voti verranno redistribuiti tra i rimanenti partiti all’interno della coalizione.
