San Quirico d'Orcia, pronta per la battaglia alle slot-machine

Di Redazione | 7 Marzo 2018 alle 18:58

San Quirico d'Orcia, pronta per la battaglia alle slot-machine

Sindaco Agnelli: primo segnale politico e culturale contro la ludopatia

Lo scorso dicembre il gruppo editoriale GEDI, di cui fanno parte il quotidinao La Repubblica e il periodico L’Espresso, ha pubblicato un database che permette di scoprire quanto si è giocato nel proprio comune con le slot-machine e i videopoker. Visibili chiaramente tutti i dati annuali e la somma pro capite in euro relativi all’anno 2016, in Val d’Orcia il paese di San Quirico d’Orcia è sicuramente, insieme alla vicina Pienza, il comune meno virtuoso con dati molto allarmanti: 679 € di giocate pro-capite e una somma complessiva di giocate pari a 1 milione e 800 mila €. Dati che hanno destato subito molta preoccupazione tra i cittadini sanquirichesi e soprattutto tra gli amministratori locali.
Per questa ragione l’amministrazione comunale con in testa Paola Giorni, consigliere comunale di maggioranza, si è messa subito a lavorare per cercare di arginare questo enorme fenomeno di installazione di nuove slot machine, un fenomeno che crea disagio e un problema sociale che coinvolge tutta la comunità. I comuni non possono infatti obbligare o chiedere direttamente ad ogni esercizio commerciale di togliere questi tipi di apparecchio, ma con questa proposta, approvata all’unanimità in consiglio comunale, l’amministrazione comunale valdorciana incentiva gli esercizi commerciali che rimuovono videopoker, slot-machine e videolottery dai propri locali e che si impegnano a non installare permanentemente, tramite un vero e proprio supporto concreto e cioè nel bilancio comunale è stata stanziata una somma complessiva di 8000 € da ridare come contributo sulla TARI 2018 (la tassa sulla spazzatura che incide molto sull’economia delle attività commerciali) a tutti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, i circoli e le tabaccherie che non hanno questo tipo di apparecchio.
“Non possiamo incidere su quelle che sono le leggi dello Stato e non di nostra competenza – dice il sindaco Valeria Agnelli – ma si tratta di un primo segnale politico e culturale che impegna il nostro comune a premiare quelle attività commerciali tramite un contributo sulla TARI 2018, la tassa sui rifiuti, visto che il Comune non può incentivare e utilizzare i soldi della collettività per elementi che sono dannosi per la comunità stessa e che creano, come il gioco d’azzardo, veri disagi sociali molto allarmanti che riguardano tutti: persone, famiglie, minori. La ludopatia infatti è una vera e propria malattia che provoca grossissimi problemi dal punto di vista economico e sociale, una malattia che provoca dipendenza e che gioca sulle fragilità e, a volte, sulla disperazione dell’uomo che trovandosi in difficoltà economica viene abbagliato dalla vincita facile, vincita che difficilmente c’è e quindi che si trasforma in perdita, destinata a diventare direttamente una malattia”.

 

Lorenzo Agnelli

 

 



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