Già da quattro anni lo scambio avviene con la Broeder School di Roeselare, individuata dai docenti italiani come particolarmente adatta per la competenza linguistica in inglese L2 dei suoi studenti che dovrebbero così diventare modelli positivi per chi partecipa a questa esperienza. D’altra parte l’inglese è la lingua veicolare che permette ai ragazzi di prendere parte alle diverse iniziative didattiche e culturali come le giornate trascorse al Sarrocchi, in classe con i propri corrispondenti, alla scoperta dell’offerta formativa della nostra scuola, oppure quelle vissute al di fuori del contesto scolastico: a Chianciano, per “Gocce di futuro 4.0”, o a Firenze e a San Gimignano, per due tour artistico-culturali, oppure a Siena per i due walking tour dove ciceroni sono stati gli studenti stessi del Sarrocchi.

Rilevante è stato poi l’incontro con le autorità senesi, nella persona dell’assessora all’istruzione Biondi Santi che ha ricevuto in Comune il gruppo italo-belga a cui poi la dottoressa Bacconi ha illustrato la Sala del Mappamondo, quella dei Costumi e quella della Pace. “Gli obiettivi fondamentali del nostro progetto sono il potenziamento della lingua inglese – affermano i docenti organizzatori dello scambio – e lo sviluppo di altre, numerose, “soft skill” quali abilità comunicative, problem solving, team work, adattabilità e flessibilità. Pensiamo che attività di questo genere siano fondamentali per aiutare i giovani a comprendere la complessità del mondo nelle sue molteplici dimensioni, per aiutarli ad aprirsi a culture diverse dalla propria.” Ora i “belgi” sono tornati a casa, ma sia i docenti che gli studenti resteranno in contatto fino al prossimo incontro: a febbraio saranno i 17 sarrocchini a raggiungere i loro coetanei in Belgio, a Roeselare, dove verrà riservata loro la stessa efficace ed istruttiva ospitalità.