Scandalo rifiuti, Rete Imprese: "Mai avvenuto abbattimento tariffe"

Di Redazione | 23 Novembre 2016 alle 15:20

Scandalo rifiuti, Rete Imprese: "Mai avvenuto abbattimento tariffe"

Il raggruppamento di Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Cna  interviene sulla situazione che si è creata nella Toscana meridionale

“Le notizie che apprendiamo dalla stampa impongono a Rete Imprese Italia di intervenire sulla delicata questione relativa all’Ato Rifiuti per rappresentare le esigenze degli utenti e in particolare degli imprenditori che in questi anni si sono visti aumentare il costo del servizio.  Adesso, a Rete Imprese Italia Italia non interessa entrare nel merito delle responsabilità penali (sarà eventualmente la magistratura a stabilirle), bensì affrontare la questione delle tariffe che gravano sulle aziende e sugli utenti”. Così comincia la nota ufficiale di  Rete Imprese Italia, formata da Confesercenti, Confcommercio, Cna e Confartigianato Siena, sulle vicende legate all’inchiesta sui rifiuti nella Toscana Sud. “Rete Imprese Italia – continua la nota – ha più volte ribadito che la fusione tra i gestori del servizio doveva portare ad un abbassamento dei costi di gestione e conseguentemente ad una diminuzione delle tariffe, che invece non è mai avvenuta. Così come appariva anacronistico mantenere in piedi le vecchie società ed assistere ad investimenti immobiliari spropositati per una società di servizi, da qui anche il timore che costi impropri del sistema siano finiti nelle tariffe”.

“A questo punto – chiede Rete Imprese – chiediamo ai sindaci che le prossime tariffe non risentano di ulteriori incrementi, e di far sì che il meccanismo nato per garantire una maggior efficienza del servizio e renderlo meno costoso, non prosegua sulla strada tracciata fino ad oggi  quanto su quella della chiarezza, eliminando i costi impropri. In passato più volte abbiamo portato avanti la voce delle imprese associate che si interrogavano sul caro-bolletta. Adesso Rete Imprese Italia ritiene che si debba dare una svolta partendo dalle tariffe e dalla loro corretta applicazione, come  previsto dal Ministero delle Finanze in particolare per quanto riguarda le aree produttive escluse dalla base di calcolo.  Crediamo che una corretta politica di gestione debba essere l’unica e decisiva risposta  e siamo rammaricati che i nostri dubbi e le nostre idee debbano essere ribaditi  nel pieno di una  vicenda che non avremmo mai voluto commentare”.

 

 

 



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