Scosse di terremoto tra Firenze e Siena, Albarello (Unisi): "Zona soggetta, impariamo da questa situazione"

Dario Albarello, professore di Geofisica della Terra all'Ateneo senese spiega il fenomeno dello sciame sismico che si sta verificando da giorni nella zona del Chianti fiorentino

Di Redazione | 13 Maggio 2022 alle 17:00

Scosse di terremoto tra Firenze e Siena, Albarello (Unisi): "Zona soggetta, impariamo da questa situazione"

Prosegue lo sciame sismico nella zona di Impruneta, dove si sono verificate altre scosse anche stanotte e stamattina, scosse avvertite bene anche a Siena e dintorni.  Per fortuna al momento non si sono registrati danni a persone o cose, ma il fenomeno desta comunque preoccupazione nelle persone che abitano nei dintorni dell’epicentro e nelle aree limitrofe.

“La struttura che sta dando origine a questa sequenza di terremoti – ha spiegato a Siena Tv Dario Albarello, professore di Geofisica della Terra all’università di Siena – è la stessa da cui è scaturito nel 1895 il terremoto più intenso che si è registrato a Siena e che ha provocato molti danni tra Impruneta e la parte a sud di Siena. Quindi è una zona che in passato ha generato eventi sismici. L’esito di questa sequenza sismica non lo sa nessuno, ovviamente, può darsi che si esaurisca subito come che vada avanti a lungo, non siamo in grado di fare nessun tipo di previsione in questo senso.

Il modo migliore per reagire a questo tipo di eventi non è aspettare che finiscano – ha aggiunto il professore -, ma sensibilizzare la popolazione al fatto che i terremoti succedono e che in una sciame sismico la probabilità che avvenga una scossa più forte è più alta. Bisognerebbe valutare la preparazione della cittadinanza a fronte di un terremoto, la preoccupazione dovrebbe essere l’elemento di avvio di una politica di prevenzione che metta in sicurezza la cittadinanza.

Le sequenze sismiche dovrebbero essere una sorta di monito – prosegue ancora Albarello -, per cui le persone dovrebbero cominciare ad informarsi sul fatto che abitano in un territorio fatto in un certo modo. Il fatto che i terremoti ci siano raramente, non vuol dire che siano meno pericolosi. Anzi, per certi versi in Italia i terremoti più sono rari, più sono pericolosi, perchè di fatto colgono la popolazione impreparata. I terremoti ci sono, ci sono stati e ci saranno, quindi questa è l’occasione per cominciare a ripensarci come abitanti di un territorio che potenzialmente ospita dei terremoti, cominciare a guardarsi attorno, guardare la propria casa come è fatta, capire quali sono i pericoli: insomma una sorta di ‘politica di prevenzione personale’, per cui ognuno sappia come comportarsi quando succedono cose di questo tipo”.



Articoli correlati