Si è consegnato ai carabinieri albanese ricercato per furti

Di Redazione | 19 Marzo 2016 alle 16:54

Si è consegnato ai carabinieri albanese ricercato per furti

L’albanese faceva parte della banda che ha commesso centinaia di furti

Era sfuggito alla cattura solo pochi giorni fa, nell’operazione dei Carabinieri di Siena che si era conclusa con l’arresto di dieci albanesi, taglialegna e boscaioli, uomini di campagna, che avevano imperversato in Toscana, specializzati in spaccate e furti di vario genere, soprattutto di slot machine e di attrezzi da lavoro presso aziende agricole, ma anche in appartamenti o di auto custodite in garage, con tanto di chiavi lasciate imprudentemente inserite nell’apposito quadro del cruscotto. Veicoli coi quali venivano poi compiute le incursioni delittuose.

Ha deciso di costituirsi presso la Stazione Carabinieri di Castel Fiorentino, ove si è presentato in compagnia del proprio avvocato. Si sentiva braccato e non voleva correre dei rischi. Aveva letto e sentito del complesso armamentario di diavolerie elettroniche messe in campo dai militari dell’Arma e aveva concluso che prima o poi sarebbe stato intercettato e catturato.

Dal giorno dell’operazione non aveva più riacceso il proprio telefonino che sapeva sotto controllo. Per comunicare gliene sarebbe servito un altro, che a breve sarebbe stato anch’esso individuato dagli inquirenti. Fare il latitante ha dei costi che non gli risultavano sostenibili, per cui ha scelto il male minore, contando anche sul fatto che un gesto di buona volontà in Italia può esser ben considerato da un giudice.

C.S., albanese del ’91, ha così deciso di arrendersi. Dopo la redazione degli atti destinati alla Procura della Repubblica di Siena, pm Serena Menicucci, è stato associato al carcere di Sollicciano a disposizione della Magistratura senese.

All’appello manca ora solo un soggetto che però si trova da tempo il Albania ed al momento non può essere catturato, se non in virtù di accordi diplomatici fra Italia e Albania. Nel frattempo, convalidati tutti gli arresti, si sono svolti anche diversi interrogatori di garanzia, con conseguenti conferme delle misure cautelari in carcere o agli arresti domiciliari per uno dei soggetti.



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