Sicurezza sul lavoro, aumentano gli infortuni in provincia di Siena

Lami (Cgil Toscana): “Dati che ci devono far riflettere e che come Cgil ci impongono di avviare delle iniziative in tutte le province, per cercare di capire dove intervenire”

Di Redazione | 5 Luglio 2025 alle 12:30

Sicurezza sul lavoro, aumentano gli infortuni in provincia di Siena

Come riportato nei giorni scorsi dal report dell’Inail nazionale sulla sicurezza sul lavoro, nel corso del 2024 in Toscana gli infortuni con esito mortale sono saliti a 74 (di cui 69 maschi e 5 femmine) contro i 59 del 2023. Pure le denunce di infortunio sono aumentate passando a 47510 contro le 47262 del 2023.

Se allarghiamo la lettura dei dati, vediamo che le province che hanno aumentato le denunce di infortunio sono Firenze, Prato, Siena, Lucca e Grosseto; nella nostra regione le denunce sono in aumento nella fascia di età che va da 14 a 34 anni e in quella che va tra i 60 e i 74 anni, mentre sono in calo nella fascia che va tra i 35 e i 59 anni. Esaminando gli infortuni mortali si nota invece che il numero più grosso lo fa la fascia che va dai 45 ai 64 anni con 50 infortuni mortali.

“Questi sono dati che ci devono far riflettere e che come CGIL ci impongono di avviare delle iniziative che porteremo in tutte le nostre province per cercare di migliorare e di capire dove intervenire – afferma Mirko Lami (Dipartimento Salute e Sicurezza sul lavoro Cgil Toscana) -. A partire dalla formazione, che va studiata e migliorata perché quella fatta fino ad oggi non è concepita bene. Dovremmo migliorare chiedendo una miglior organizzazione dei controlli, perché si sta vedendo che vi sono aziende che vengono controllate anche tre volte in un anno e aziende che in dieci anni non sono mai state controllate. Gli incontri provinciali che stiamo organizzando metteranno al centro le problematiche che riguardano la sicurezza nei luoghi di lavoro ma anche le malattie professionali: qui le denunce in Toscana passano da 4647 nel periodo gennaio/aprile 2024 a 5488 nello stesso periodo del 2025, e coinvolgono 1548 femmine e 3940 maschi”.

 



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