Siena Jazz, Cianti: "Nessun taglio, i corsi si svolgeranno regolarmente ed inizieranno ad ottobre"

Il direttore amministrativo risponde alle polemiche che hanno investito la gestione dell'Accademia

Di Redazione | 13 Settembre 2023 alle 21:00

“Ho letto nei giorni scorsi che questa governance deve essere cacciata, ma non ci sono motivazioni per cui dovremmo essere cacciati. Noi stiamo lavorando, molti di noi anche gratis, per cercare di dare una mano a questa associazione. Qualcuno poi ci vorrà fuori, ma per dire che dobbiamo essere cacciati ci vuole un perchè, sennò diventa un insulto”.

Risponde così il direttore amministrativo di Siena Jazz Mauro Cianti ai numerosi attacchi ricevuti nelle ultime settimane, ultimo quello della consulta degli studenti che chiedevano in una nota stampa le dimissioni di presidente, direttore amministrativo e direttore artistico per l’inadeguatezza della governance. Una conferenza, dunque, quella di questa mattina utile per mettere in mostra le prossime attività o meglio presentare  le linee strategiche che saranno seguite da qui al 2027 e rassicurare studenti e docenti: i corsi si svolgeranno regolarmente e inizieranno ad ottobre. Posizionamento; rebranding; strategia di business; strategia di marketing e comunicazione internazionalizzazione; transizione digitale ed ecologica; corporate governance: questi i sette punti presentati da Cianti.

L’obiettivo principale resta risanare il debito di un milione e 249mila euro, accumulato da oltre dieci anni. Le perdite svettano a quota 688mila euro ed anch’esse si sono accumulate nel tempo. La trasformazione in Fondazione servirà ad accedere ad una serie di risorse fondamentali per i conti del Siena Jazz che comunque non rischia il collasso come ha ribadito il presidente Vito Di Cioccio che vuole pensare soprattutto al futuro.

“Non abbiamo intenzione di cancellare nessun corso, abbiamo però bisogno di una riorganizzazione e fare in modo che i costi siano sostenibili. Lo scopo è quello di creare un’organizzazione dei corsi che sia finalizzata ad alimentare l’Accademia”.



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