Resta calda la situazione del Siena Jazz, che sta vivendo numerosi problemi e cerca di superare la crisi con un piano di rilancio. Nel frattempo sono numerose le prese di posizioni, tra cui quella del personale non docente e degli studenti, che hanno testimoniato le attuali criticità che vivono. In ultimo anche il personale docente fa sentire la sua voce e chiede di trovare rapide soluzioni per restituire un futuro sereno dell’accademia.
“Intendiamo esprimere la nostra solidarietà al personale non docente di Siena Jazz, che ha di recente proclamato lo stato di agitazione sindacale, nonché alle studentesse e agli studenti di Siena Jazz University, che a più riprese hanno manifestato dissenso rispetto alle posizioni assunte dalla Direzione e apprensione riguardo al futuro dell’Accademia” afferma il corpo docente del Triennio, del Biennio e dei Corsi Preaccademici — Siena Jazz University.
“Il fatto che tale clima di insofferenza perduri a meno di un mese dall’inizio del nuovo anno accademico aggiunge ulteriore sconcerto a quello provato da noi docenti dopo un’estate passata nel limbo di una comunicazione pressoché assente da parte dei vertici della nostra istituzione” si prosegue.
“A questo sconcerto si aggiungono ulteriore disagio e malessere per l’improvviso allontanamento di due docenti di Canto Jazz del Triennio, dopo che l’intero corpo docente dello stesso Triennio aveva ricevuto piena conferma di collaborazione per il prossimo anno accademico. Anche sulla ripartenza dei corsi Preaccademici, precedentemente minacciati di chiusura da parte della Direzione, gradiremmo maggiore chiarezza” puntualizzano i docenti.
“Ci troviamo mestamente a constatare che il conflitto perdurante rischia di non consentirci di affrontare il nuovo anno accademico con serenità e cognizione di causa. Riteniamo pertanto doveroso manifestare pubblicamente la nostra preoccupazione, nella speranza che essa possa sollecitare il raggiungimento di una soluzione a questa impasse e che a Siena Jazz sia restituita la prospettiva di un futuro radioso” è l’auspicio finale.
