Siena, potenziamento e riorganizzazione del bike sharing

Interpellato dal Pd, il vice sindaco Corsi spiega il rinnovato dislocamento delle ciclostazioni sul territorio comunale

Di Redazione | 25 Febbraio 2021 alle 7:00

Siena, potenziamento e riorganizzazione del bike sharing

Presentata, durante la seduta consiliare di oggi, un’interrogazione a firma di Luca Micheli (PD) sul potenziamento del Bike sharing “SiPedala” e sul dislocamento delle ciclostazioni sul territorio comunale.

Micheli ha ricordato all’Aula che “il servizio è attivo dal 2015 e che la Giunta comunale nel gennaio 2017 aveva approvato dell’Amministrazione come Comune capofila al bando del Ministero dell’Ambiente con il progetto “Mosaico”, coinvolgente anche Colle Val d’Elsa, Monteriggioni, Poggibonsi, S. Gimignano, Sovicille, aggiudicandosi la copertura del 60% dei costi per un totale di 1.860.797 euro, così da finanziare il Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro e approvare il potenziamento di “SiPedala””.

Provvedimenti che “hanno portato la Giunta – come ha detto il consigliere – a deliberare l’installazione di due nuove ciclostazioni, una limitrofa alla residenza universitaria in via Enrico De Nicola e l’altra adiacente al centro ricerche Gsk Vaccines, oltre all’ampliamento di quelle denominate “S. Miniato” e “Ospedale” e la rimozione di quella presente a Taverne d’Arbia”.

Luca Micheli evidenziando che “non sono state prese in considerazione le esigenze manifestate dai cittadini residenti e domiciliati lungo l’asse esterna Porta Romana-Valli-Cerchiaia-Coroncina-Isola d’Arbia”, ha chiesto “se, e con quale tempistica, si procederà ad un potenziamento del servizio in queste zone della città che ne sono ancora sprovviste”.

Il vice sindaco Andrea Corsi, nella sua risposta, ha ricordato in premessa che “il progetto definitivo di potenziamento del servizio di bike sharing SiPedala si inserisce nell’ambito del “Progetto Mosaico” che ha ottenuto il finanziamento del Ministero dell’ambiente e della Tutela del territorio e del mare per il “Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro”. In linea con le finalità del progetto – ha proseguito Corsi – sono pertanto state individuate le nuove postazioni di bike sharing per favorire gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro con forme di mobilità dolce. Nello specifico si parla della nuova ciclostazione nel Parco Charles Darwin lungo il Passaggio Calamandrei a San Miniato, adiacente alla residenza universitaria, favorendo in modo particolare gli studenti. La popolazione studentesca universitaria ha rappresentato fin dall’attivazione del servizio (anno 2015) l’utenza predominante del bike sharing di Siena. Il servizio, attivo 24 ore su 24, si integra con l’offerta di mobilità tradizionale, completandola e andando ad offrire una modalità alternativa, sostenibile e intermodale. La postazione può inoltre assolvere pienamente alle esigenze di spostamento casa-lavoro per il personale lavorativo dell’Azienda per il diritto allo studio e dell’università di Siena. La seconda postazione riguarda la nuova ciclostazione in Strada Petriccio e Belriguardo in adiacenza all’ingresso della sede della Gsk Vaccines S.r.l., partner del Progetto Mosaico, a seguito di valutazioni e approfondimenti svolti in sinergia con il Mobility Manager dell’Azienda e degli esiti dell’indagine da lui condotta sugli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti. La localizzazione scelta inoltre – precisa ancora il vice sindaco – si inserisce all’interno di un quartiere residenziale attualmente non coperto dal servizio, per cui si ritiene che la ciclostazione possa intercettare le esigenze dei residenti anche in orari diversi dai turni lavorativi. Terza postazione è la ciclostazione posta in viale Bracci di fronte all’ingresso del Policlinico Santa Maria alle Scotte. La postazione, attualmente composta da 9 colonnine cicloposteggio, ha sempre registrato un utilizzo intensivo (circa 1250 utilizzi/mese), soprattutto per il collegamento con il Centro storico e con il terminal bus e la stazione ferroviaria. Il potenziamento con ulteriori 5 colonnine è stato pertanto ritenuto necessario e intercetta sia gli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente dell’Ospedale che quelli casa-scuola per gli studenti universitari dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese. Infine l’ampliamento della ciclostazione “San Miniato” in Piazza Togliatti che si inserisce nell’ambito degli spostamenti casa-lavoro della Banca Mps. Le colonnine cicloposteggio passano da 6 a 10. La ciclostazione ha registrato negli anni un buon utilizzo (oltre ventimila prelievi/riconsegne dall’inizio del servizio) e la vicinanza con la sede della Banca (circa 150 metri) fa ritenere un ulteriore incremento dei prelievi”.

Il vice sindaco Corsi ha quindi precisato che la dismissione della ciclostazione Taverne d’Arbia è dovuta al fatto che “nell’anno 2019 (escludendo dalle valutazioni il 2020 a causa dell’emergenza sanitaria) ha registrato in totale solo 49 utilizzi, pari ad una media di circa 4 utilizzi/mese, a fronte, ad esempio, di 2630 utilizzi/mese della ciclostazione “Curtatone” o di 486 utilizzi/mese della ciclostazione “Acquacalda”. Considerato il sostanziale inutilizzo, si ritiene pertanto opportuno procedere alla sua ricollocazione”.

Corsi ha quindi concluso soffermandosi sull’asse Porta Romana-Valli-Cerchiaia-Coroncina-Isola d’Arbia: “Il consigliere Micheli sa bene – ha detto – che l’area ha una forte carenza di sicurezza, soprattutto per chi ricorre alle bici. Andare ad incentivare l’utilizzo delle due ruote in questa strada stretta e pericolosa quale è la Cassia non è una scelta saggia almeno fino a quando non saranno inaugurate le opere previste alla Coroncina e nella zona di Valli. In ogni modo, per poter dare una alternativa di mobilità dolce in quell’area, stiamo lavorando ad un progetto per la realizzazione di un percorso ciclopedonale sul fondovalle a fianco del torrente Valmontone che porti direttamente in Piazza del Mercato e colleghi il centro della città con il parcheggio scambiatore dei Tufi. Questo nostro progetto è attualmente nella graduatoria del Ministero ed ha buone possibilità di essere finanziato. Con questo importante piano di mobilità dolce potremo così rispondere alle esigenze dei cittadini” ha concluso Corsi.

Nella controreplica, il consigliere Luca Micheli ha affermato di essere “parzialmente soddisfatto. Personalmente non mettevo in discussione i criteri con cui sono state scelte le nuove stazioni e i vari ampliamenti, quello che voglio sottolineare è l’incongruenza strategica di tenere fuori dalla mobilità dolce la zona sud di Siena nonostante la Cassia sia molto trafficata. E’ un ragionamento sbagliato perché anche in altre zone del territorio non sono state costruite piste ciclabili ed opere di limitazione del traffico e quelle stesse strade risultano movimentate e pericolose. Penso ad esempio a viale Cavour e a via Fiorentina. Capisco che è c’è l’idea di realizzare una pista ciclopedonale che da Porta Giustizia arriverà fino al parcheggio scambiatore, ma è altrettanto vero che passeranno degli anni prima che sia realizzata. Ed i cittadini di Cerchiaia, Coroncina ed Isola d’Arbia non la utilizzeranno. Continuo a pensare che la decisione presa non va verso gli interessi dei cittadini” ha concluso Micheli.



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