Siena punta sul ciclo-turismo come volano per l'economia del territorio

Di Redazione | 10 Dicembre 2019 alle 17:58

Siena punta sul ciclo-turismo come volano per l'economia del territorio

Il 12 dicembre convegno a Palazzo Patrizi per dibattere sulle opportunità del cicloturismo nelle terre di Siena

Puntare sulle opportunità offerte dal cicloturismo come volano per l’economia del territorio. In quest’ottica l’Amministrazione Comunale ha organizzato, il prossimo 12 dicembre dalle ore 9,30 alle 13 a Palazzo Patrizi (via di Città, 75), il convegno “Francigena ciclabile. Le opportunità economiche del cicloturismo nelle Terre di Siena”: un appuntamento destinato soprattutto alle strutture ricettive di tutta la provincia che vuol essere il primo di una serie di strumenti messi a disposizione degli operatori economici per intercettare questo settore in forte crescita. L’iniziativa è stata presentata questa mattina in una conferenza stampa a cui hanno partecipato Alberto Tirelli assessore al Turismo e al Commercio, e Luca Bonechi presidente A.R.I. (Audax Randonneur Italia).

“Tutto nasce da “Terre di Siena Slow” – ha sottolineato Tirelli – Un lavoro eccezionale, svolto negli anni insieme ad esperti e associazioni delle due ruote, a cui come amministrazione abbiamo voluto dare un impulso decisivo, al fine di creare un prodotto turistico omogeneo sul cicloturismo da far adottare alla Regione Toscana e accolto dalla stessa come esempio virtuoso da replicare anche in altri territori”. L’assessore ha poi ricordato che “il passo successivo da compiere per questo progetto di valorizzazione è quello di aiutare le attività economiche presenti lungo la via Francigena ad adeguarsi e aggiornarsi sulle richieste che arrivano dal cicloturismo nazionale e internazionale. Basti pensare a quanti appassionati arrivino, ogni anno, nelle nostre terre attratti da prestigiose manifestazioni come L’Eroica e Strade Bianche, e di quante persone tornino a ripercorrere, al di fuori di questi grandi eventi, le stesse strade. È per questo che, insieme ad altre amministrazioni, vogliamo spronare e aiutare le strutture ricettive, coinvolgendo anche gli ordini professionali come quelli degli architetti, geometri, periti perché si adeguino a questo tipo di opportunità. Ad oggi sono già 50 le strutture che parteciperanno a questo progetto formativo. Al turismo delle due ruote bisogna prestare attenzione perché è un turismo attento, che vive il nostro territorio, soggiornandoci più giorni, in modo tranquillo, slow come piace a noi”.

Prima di passare la parola a Luca Bonechi, Tirelli ha poi anticipato, anche a seguito della notizia uscita sulla classifica stilata dalla guida Lonely Planet che ha messo al primo posto, davanti a Vancouver, Siena come prima meta ciclistica 2020: “stiamo valutando insieme al vicesindaco Corsi di collocare in giro per la città, sempre in un’ottica di accoglienza bike friendly, dei box dove poter lasciare, custodite e riparate, le biciclette dei nostri turisti delle due ruote”.

“Ringrazio il Comune per aver dato un impulso a questo progetto e soprattutto per essere riuscito a dar vita ad un protocollo d’intesa sottoscritto da 32 Comuni e dalla Provincia, comprendendo l’importanza e la necessità di prestare grande attenzione ad una realtà non solo sociale e culturale ma anche economica come quella del cicloturismo, sempre più in crescita. Questa amministrazione ha quindi avuto l’idea di coinvolgere gli operatori economici per una storia di successo che, per essere considerata tale, deve poggiare su tre elementi molto importanti: una rete infrastrutturale, un sistema di servizi e la bellezza del territorio. Per quanto riguarda la prima, stiamo infatti lavorando sulla classificazione dei percorsi ciclabili più idonei su strada e fuori strada, e sulla possibilità di realizzare degli hub che colleghino i grandi assi proprio per avere un cicloturismo tutto l’anno. La seconda sta prendendo forma con questa iniziativa che porterà gli operatori economici ad adeguarsi agli standard minimi di accoglienza per il cicloturismo, mentre per quanto riguarda la grande bellezza del nostro territorio, qui il risultato è già nelle nostre mani”.

Si tratta di un settore in espansione: nel 2018 le presenze cicloturistiche rilevate tra strutture ricettive e abitazioni private ammontano a 77,6 milioni, pari cioè all’8,4% dell’intero movimento turistico italiano. Non solo, si calcolano almeno 6 milioni di persone che hanno trascorso una vacanza utilizzando la bicicletta e i cicloturisti sono aumentati, dal 2013 ad oggi, del 41%. Di fronte a questi numeri e nell’ambito di Terre di Siena Slow, un progetto condiviso da istituzioni e associazioni locali che propone itinerari, servizi e accoglienza specializzata per cicloturisti, l’Amministrazione organizzerà un percorso di formazione per gli imprenditori turistici che ha come obiettivo generale di coinvolgere e formare i protagonisti della Via Francigena Toscana per lavorare insieme sul tema del cicloturismo con particolare focus sui servizi della ricettività. L’obiettivo è incentivare gli stessi a investire nei servizi di ricettività per questo specifico segmento di visitatori.

Il convegno vede il coinvolgimento, oltre alla Regione, Toscana Promozione Turistica, Associazione Europea delle Vie Francigene, gli ordini e collegi professionali, le associazioni di categoria provinciali, oltre a quelle dei ciclisti che hanno fornito il contenuto al progetto. E rappresenta il primo step in vista di una serie di corsi di aggiornamento che si svolgeranno tra gennaio e marzo 2020 a Siena, Colle Val d’Elsa e Buonconvento.

I corsi, organizzati dal Comune con il contributo della Regione Toscana, saranno completamente gratuiti e vedranno la partecipazione di esperti del settore, con l’obiettivo di fornire tutti gli strumenti utili a migliorare l’accoglienza del cicloturista, attraverso la condivisione, da parte degli enti che hanno aderito al progetto, di un disciplinare tecnico in grado di uniformare l’offerta ricettiva in questo settore.

 



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