Siena quinta città d'Italia per multe. Piccini: "Così si è risanato il bilancio"

Di Redazione | 9 Aprile 2018 alle 11:48

Siena quinta città d'Italia per multe. Piccini: "Così si è risanato il bilancio"

Il candidato sindaco: “Dato incredibile, Valentini il contabile ha svuotato le tasche dei cittadini” Nero su Bianco: “Perplessi, serve più prevenzione”

Arrivano i primi commenti politici ai dati espressi da il Sole24ore sulle multe a Siena, riportati sul sito di RadioSiena Tv (LEGGI QUI: https://www.radiosienatv.it/siena-la-quinta-citta-ditalia-incassi-multe-stradali-nel-2017/ ), che fanno della nostra città la quinta d’Italia per incassi, con un clamoroso +145% rispetto al 2016.

Questo il pensiero del candidato sindaco Pierluigi Piccini: “Grazie al contabile Valentini, possiamo vantare un altro poco invidiabile record – ha detto – Siena è al quinto posto in Italia per le multe. Ormai ogni abitante paga in media 98 euro di sanzioni all’anno, a causa di un +145,6% di sanzioni nel 2017 rispetto al 2016. Un dato incredibile, considerando che comprende i neonati, gli anziani, coloro che non hanno la patente. Questa paurosa impennata è dovuta, lo sappiamo tutti, a inutili autoveolox che non servono per la sicurezza. E così il sindaco uscente, che in questi giorni anche sui social network ha fatto vanto del suo essere “contabile”, ha svelato il triste segreto: per poter dire “ho risanato il bilancio”, ha quasi triplicato le multe”.

“Dunque, Valentini per cinque anni ha svuotato le tasche dei cittadini, rinunciando contemporaneamente a qualunque investimento. Tutto questo per riportare il bilancio ai livelli sui quali Piccini lo aveva lasciato. Ma il sindaco uscente, in assenza di una progettualità strategica, indispensabile per trovare soldi, ha scelto la via breve, colpendo cittadini, studenti e pendolari, oltre ogni misura. È ormai un’emergenza, serve al più presto un nuovo amministratore pubblico capace di attivare risorse dai vari contesti nazionali e internazionali”.

Luigi De Mossi: “Non è triplicando il numero di multe che si può risanare il bilancio del Comune. Tutto sulla pelle dei cittadini. 5 milioni di euro, 145% in più rispetto al 2016.  Serve un’amministrazione che sappia gestire le proprie risorse al meglio ed in maniera oculata. Non possono essere sempre i senesi a pagare a causa di una cattiva amministrazione da parte del Pd”.

Nero su Bianco: “Più prevenzione e meno repressione. E’ la riflessione che viene spontanea dopo i dati riportati dal Sole 24 Ore nell’ambito di una particolare classifica che prende in considerazione i capoluoghi di provincia. Siamo quinti in Italia per esborso in contravvenzioni comminate nel 2017 dai vigili urbani di Siena, con un onere pro capite di 98,8 euro. Ma quello che salta agli occhi è l’incremento record del 145,6 per cento rispetto al 2016. Viene spontaneo chiedersi che cosa sia successo: senesi improvvisamente più indisciplinati, vigili più severi, riscossioni delle somme più efficaci? Certo un bell’introito per le casse comunali, ben 5,33 milioni di euro . Fatto sta che siamo tra i più sanzionati d’Italia, malgrado che la nostra realtà di strade, traffico e parcheggi non sia certo paragonabile al caos delle grandi città metropolitane che guidano la graduatoria”

“Una classifica dunque di cui non si può certo essere orgogliosi e che genera qualche perplessità. Nella convinzione che è meglio la sorveglianza e la prevenzione che non la strada senza dubbio più semplice della repressione sanzionatoria. Crediamo infatti che compito dei vigili sia prima di tutto quello di educare alla legalità, con la sanzione come estrema ratio. Prima andrebbero poste in essere forme di agevolazione al rispetto delle regole, in primo luogo attraverso una migliore gestione della viabilità e della sosta (il nuovo piano del traffico latita da anni)2

“Certo per fare prevenzione e attuare un efficace controllo sul territorio serve un organico adeguato e meglio utilizzato. Da qui la nostra proposta per un uso più razionale della polizia municipale, magari iniziando col liberare i vigili dall’incombenza della sorveglianza all’ingresso e all’uscita delle scuole, un compito che impegna una ventina di vigili per diverse ore della giornata. Compito che può essere affidato invece ai volontari del traffico, che in tante città d’Italia curano servizi di questo tipo. Ciò consentirebbe di utilizzare un maggior numero di uomini per un controllo più capillare non solo nel centro storico, ma anche nella periferia. Aumentando così il senso di sicurezza dei cittadini e creando le condizioni per la figura di un vigile urbano meno repressivo e più vicino alla cittadinanza”.

Sena Civitas si pone alcune domande: “Sul totale delle multe incassate, quante vengono spiccate su residenti, quante su pendolari e quante su turisti? Quante risorse, provenienti dalle multe, vengono destinate alla manutenzione delle strade di competenza del Comune? Tra parcheggi, viabilità in pessime condizioni, collegamenti carenti e, a questo punto, multe a nastro, che biglietto da visita può dare verso l’esterno una città ad alta vocazione turistica come Siena?”



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