Sistema trasfusionale, Regione e Associazioni al lavoro per il miglioramento

I rappresentanti delle associazioni hanno elencato i punti chiave per il miglioramento del sistema, che sono stati al centro del dibattito

Di Redazione | 28 Gennaio 2021 alle 16:35

Sistema trasfusionale, Regione e Associazioni al lavoro per il miglioramento

Sono stati gli obiettivi di miglioramento del sistema trasfusionale in Toscana al centro dell’incontro online che si è svolto ieri (mercoledì 27 gennaio) fra le associazioni toscane della donazione del sangue (Avis, Fratres e Anpas), la Regione con la presenza degli assessori al diritto alla salute Simone Bezzini, al welfare Serena Spinelli e del presidente della Terza Commissione consiliare Tutela della Salute Enrico Sostegni e il Centro Regionale Sangue.

L’incontro si è aperto con l’intervento dei vertici delle associazioni -Adelmo Agnolucci per Avis, Claudio Zecchi per Fratres e Patrizio Ugolini per Anpas- che hanno illustrato le priorità di lavoro volte a creare le migliori condizioni per gli obiettivi di raccolta sangue da parte dei donatori. Hanno ribadito la centralità dei principi irrinunciabili del sistema pubblico che vede al centro la donazione volontaria, anonima, gratuita, periodica e consapevole di plasma e sangue.

I rappresentanti delle associazioni hanno poi enucleato i punti chiave per il miglioramento del sistema stesso contenuti in un documento consegnato alla Regione: una dotazione adeguata di medici prelevatori ed infermieri per i centri di raccolta; l’utilizzazione su tutto il territorio regionale del fascicolo sanitario elettronico per l’inoltro dei risultati degli esami ai donatori; la rimodulazione e l’ampliamento degli orari di apertura dei Servizi trasfusionali per valorizzare la disponibilità in crescita dei donatori; la dotazione del nuovo sistema informatico regionale; la valorizzazione della partecipazione e dei percorsi condivisi intorno all’accordo Pla.Net. per la lavorazione del plasma donato; la finalizzazione del sistema basato sull’Officina Trasfusionale con tre sedi con il completamento di quella di Siena, la creazione di quella di Firenze dopo l’attivazione di quella di Pisa; il completamento dell’iter della nuova gara dei trasporti sanitari; il mantenimento dell’investimento nel Servizio Civile Regionale; la regolamentazione in modo uniforme sul territorio regionale degli scioperi per quanto riguarda i Servizi trasfusionali; il monitoraggio e la programmazione del percorso per la creazione del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS).

Intorno a questi punti si è sviluppata una discussione costruttiva, con la definizione di un piano di lavoro condiviso orientato al lavoro comune sugli obiettivi di miglioramento. Fondamentale, è stato ribadito, il mantenimento del dialogo costante fra le associazioni, le istituzioni regionali e il Centro Regionale Sangue in una fase delicata del sistema sanitario in cui le associazioni stesse hanno svolto un ruolo determinante per la tenuta delle donazioni nell’emergenza Covid-19.



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