Società di contrada: probabile riapertura da metà giugno, ma per ora niente cene

Rossi, Rettore del Magistrato: protocollo al vaglio di Comune e Prefetto. I bar potranno stare aperti, ma nessuna attività conviviale

Di Redazione | 28 Maggio 2020 alle 12:33

Società di contrada: probabile riapertura da metà giugno, ma per ora niente cene

Quasi pronto il protocollo per la riapertura delle società di contrada. Si sono riuniti ieri sera i diciassette priori per mettere a punto gli ultimi dettagli che adesso dovranno ricevere l’ok anche dell’amministrazione comunale e del Prefetto. Da metà giugno le società potrebbero quindi riaprire le porte seguendo norme sanitarie precise e con possibile autocertificazione, ma per ora non si potrà cenare in contrada.

“Per fortuna stanno riaprendo tutte le attività in città e quindi è giusto che anche i contradaioli possano tornare nelle società “, ha commentato ai nostri microfoni il Rettore del Magistrato delle contrade Claudio Rossi. “Ieri sera si è svolta una riunione operativa per definire alcuni punti.  Abbiamo stilato un protocollo, un lavoro congiunto con i presidenti di società e l’assessore del comune di Siena Paolo Benini. Adesso il protocollo sarà valutato dall’amministrazione comunale e dal Prefetto. Speriamo di riaprire la seconda settimana di giugno”.

Tanti i punti da definire, dalle mascherine, all’autocertificazione, ma per ora potranno restare aperti soltanto i bar, per le cene in contrada ci sarà da aspettare. “Stiamo valutando tutti gli elementi indicati nell’ordinanza di ieri della regione Toscana per i circoli culturali e ricreativi. Da un registro delle presenze alle  mascherine, sarà necessario uno sforzo importante da parte di tutti per mettere in pratica tutte le regole indicate. Per ora si parla solo dell’ apertura dei locali – precisa il Rettore del Magistrato- e delle aree verdi, ma non delle attività conviviali. Saranno aperti i bar, ma non si potranno svolgere le cene”.



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