Il sondaggio promosso dal Comune di Siena sui servizi sanitari a Siena è stato l’oggetto dell’interrogazione presentata dai consiglieri del gruppo Partito Democratico Giulia Mazzarelli, Luca Micheli, Alessandro Masi, Anna Ferretti e Gabriella Piccinni durante il consiglio Comunale di giovedì 27 febbraio. A rispondere è stato l’assessore alla sanità, Giuseppe Giordano.
“Tra i compiti del Sindaco – ha risposto Giordano – rientrano poteri di indirizzo e valutazione sanitaria, la partecipazione alla pianificazione dei servizi sanitari e il controllo dell’attività sanitaria locale. Il Comune di Siena, inoltre, in base ai principi statutari, concorre a garantire il diritto alla salute promuovendo l’educazione sanitaria e favorendo la partecipazione dei cittadini. Questa precisazione è di per sé sufficiente a motivare il sondaggio recentemente promosso dall’amministrazione”.
“Il questionario – ha proseguito l’assessore – è stato configurato da personale dipendente del Comune di Siena senza alcuna spesa e senza aggravio dei carichi di lavoro. È stato utilizzato un modulo gratuito di Google forms, senza obbligo di identificazione o inserimento di dati personali. Le sei domande di profilazione inserite, tutte facoltative, avevano il solo scopo di elaborare statistiche generali per fasce di appartenenza. Raccogliere feedback dai cittadini permette di individuare aree di miglioramento, aumentare la consapevolezza sui servizi e rafforzare la fiducia nel sistema sanitario. Questa amministrazione ha avviato, sin dall’inizio del mandato, un confronto costante con l’Azienda ospedaliera universitaria senese e con l’Azienda Usl Toscana Sud Est per migliorare l’offerta sanitaria locale”.
In merito alle critiche sollevate dai consiglieri del gruppo Partito Democratico, l’assessore ha precisato che “Il sondaggio non è stato elaborato per perseguire altri obiettivi, ma per favorire la partecipazione democratica dei cittadini. È uno strumento trasparente e costruttivo, che dovrebbe stare a cuore a tutti”.
La consigliera Anna Ferretti del gruppo Partito Democratico, che ha esposto l’interrogazione, ha replicato: “Non sono per niente soddisfatta, ho guardato il questionario e l’ho anche fatto personalmente e devo dire che, pur non essendo l’ultima arrivata, ho trovato alcune domande poco utili e abbastanza scontate: domandare se Siena abbia bisogno di nuovi investimenti o di un nuovo ospedale mi fa sorridere. Ci sono poche domande che mi sembrano veramente appropriate, mancano invece argomenti da promuovere e sui quali si dovrebbe puntare di più. Si chiede se l’azienda sia migliorata da quando c’è la Asl grande, guarda caso ci sono amministrazioni di centro destra che stanno promuovendo un referendum per tornare indietro. Bene il tavolo permanente che avete fatto come Comune, un tavolo dove portare le istanze dei cittadini. Da questo questionario invece vengono fuori solo i mal di pancia, le cose più ovvie e scontate di tutti i giorni. Le indagini di solito si fanno su un campione e non riempiendo un questionario a caso. Questa è mera campagna elettorale, la partecipazione di cui parlate è un’altra cosa, la si ottiene attraverso le consulte territoriali che sono rimaste ferme. Questa non è democrazia, i cittadini hanno i loro comitati per esprimersi. Mettere un dipendente comunale a lavorare ad un progetto collegato alla futura campagna elettorale è un’ora buttata perché quel dipendente lo paghiamo tutti e non deve prestare il suo lavoro per obiettivi legati alla politica partitica”.