Spaccio di cocaina a Poggibonsi, il giudice convalida l’arresto

Scatta il divieto di ritorno e dimora nel comune

Di Redazione | 13 Ottobre 2025 alle 14:30

Spaccio di cocaina a Poggibonsi, il giudice convalida l’arresto

Si è tenuta questa mattina davanti al giudice per le indagini preliminari di Siena l’udienza di convalida per il ventiduenne albanese fermato dai Carabinieri di Poggibonsi nella serata di venerdì 10 ottobre 2025, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio e cessione di sostanze stupefacenti.

Il giovane era stato individuato dai militari nel corso di mirati servizi di osservazione nel territorio valdelsano, dopo che alcuni movimenti sospetti, registrati nei giorni precedenti a bordo di un’auto di piccola cilindrata, avevano attirato l’attenzione delle forze dell’ordine.

L’intervento, avvenuto nel centro cittadino, ha permesso di sorprendere l’uomo mentre cedeva una dose di cocaina a un residente della zona e di accertare il possesso di altre ventidue dosi di stupefacente, confezionate e pronte per essere immesse sul mercato locale, insieme a una somma in contanti di 600 euro.

Durante il fermo, condotto senza che vi fossero conseguenze per l’arrestato, si è comunque verificata la rottura di un finestrino di un’auto parcheggiata in zona per procedere al blocco del sospettato il quale è stato poi trasferito in carcere a Siena.

Nel corso dell’udienza tenuta stamani, il pubblico ministero, dottoressa Silvia Benetti, ha avanzato richiesta di convalida e di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari. La difesa, affidata all’avvocato Manfredi Biotti, pur non contestando la regolarità dell’arresto, si è opposta alla misura restrittiva proposta dalla Procura, chiedendo una soluzione meno afflittiva.

Il giudice per le indagini preliminari, dottor Andrea Grandinetti, dopo aver esaminato gli atti e ricostruito la dinamica dei fatti, ha disposto nei confronti dell’indagato la misura del divieto di ritorno e di dimora nel comune di Poggibonsi, accogliendo la richiesta della difesa.

Il giovane, privo di regolare dimora in Italia, resta a disposizione dell’autorità giudiziaria e dovrà rispondere dei reati di detenzione e cessione di sostanza stupefacente, mentre proseguono le indagini sulle attività di spaccio nella Val d’Elsa.

Andrea Bianchi Sugarelli



Articoli correlati