Sparatoria Vanilla, l'aggressore agli arresti domiciliari

Di Redazione | 24 Novembre 2017 alle 11:08

Sparatoria Vanilla, l'aggressore agli arresti domiciliari

Decaduto il rischio di una nuova aggressione armata. Si attendono i risultati delle perizie, fra cui quella sull’arma per stabilire se aveva già fatto fuoco

Francesco Costantino, l’uomo che lo scorso 28 ottobre aveva fatto fuoco contro il rivale in affari Maurizio Arena all’ingresso della Discoteca Vanilla in pian del Casone, è tornato in questi giorni a casa per gli arresti domiciliari, dopo quasi un mese di misura cautelare disposta al carcere di Santo Spirito dal Gip Ilaria Cornetti al momento della convalida dell’arresto. E’ decaduto infatti il rischio di una nuova possibile aggressione armata, col giudice che ha riconosciuto come l’intento di Costantino, assistito dal legale Stefano Cipriani, era quello di mirare deliberatamente alle gambe. In attesa dei risultati delle perizie ordinate dalla Procura (il fascicolo è assegnato al Pm Nicola Marini), fra cui quella sulla pistola dell’uomo, per capire se ha già fatto fuoco prima di quella notte, si lavorerà per far derubricare l’accusa da tentato omicidio a lesioni volontarie.

Quello davanti al Vanilla è stato l’atto finale di una vera e propria faida che si trascinava da tempo: Costantino, impiegato tra le altre nel campo della sicurezza di strutture private e sanificazioni, come dichiarato dai familiari e dell’avvocato, era esasperato dalle continue pressioni e minacce dell’Arena a lui e alla sua famiglia, e avrebbe dunque agito in maniera disperata. Entrato in discoteca quella sera per prendere lo stipendio dal suo titolare, Costantino si sarebbe imbattuto casualmente in Arena e dopo varie provocazioni reciproche, lo avrebbe invitato fuori il locale per regolare i conti.



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