Terme di Chianciano, ecco la svolta: Tribunale di Siena omologa il concordato

La società provvederà ad un ulteriore aumento di capitale di 6 milioni, indispensabile non solo per far fronte al pagamento dei debiti pregressi, ma soprattutto per attuare il piano di interventi, necessari ed indispensabili per la riqualificazione del vetusto complesso termale, e lancia un appello. "La Regione ora svolga il suo ruolo"

Di Redazione | 27 Luglio 2023 alle 10:30

Terme di Chianciano, ecco la svolta: Tribunale di Siena omologa il concordato

Dopo due anni, ieri è stato notificato dal Tribunale di Siena, il decreto di omologa del concordato proposto dalla società Terme di Chianciano. La società prevede a breve un ulteriore aumento di capitale di 6 milioni, indispensabile non solo per far fronte al pagamento dei debiti pregressi, ma soprattutto per attuare il piano di interventi, necessari ed indispensabili per la riqualificazione del vetusto complesso termale. “Questo è un momento storico per l’economia del territorio, perché da una società praticamente fallita rinasce una società che potrà essere volano di sviluppo dell’area, in grado di attirare flussi turistici qualificati e soprattutto destagionalizzati” afferma con soddisfazione Terme di Chianciano Spa, che aggiunge: “obiettivo del Piano è ora dare origine ad un prodotto turistico-termale-sanitario innovativo che faccia di Chianciano Terme un moderno hub nazionale del benessere, della prevenzione e della salute; tra gli obiettivi anche la creazione di un’Academy finalizzata alla formazione e all’alta qualificazione delle Risorse Umane in ambito wellness e termale”.

“Ma elemento fondamentale e imprescindibile per garantire l’attuazione del piano di rilancio è la più che mai urgente risoluzione della questione collegata alla liquidazione della società Terme Chianciano Immobiliare, controllata dalla Regione – prosegue la società – è infatti oggettivo come non sia assolutamente possibile avviare un piano di investimenti in presenza di un soggetto “proprietario” impossibilitato a potersi confrontare in maniera compiuta e su investimenti e programmi di lungo periodo”.

“Auspichiamo fortemente – è l’appello – che il presidente Giani, da sempre sensibile al tema dell’occupazione e dello sviluppo economico del territorio, colga questa occasione per far diventare il risanamento di Chianciano un “best case”, ovvero un esempio virtuoso della interazione pubblico- privato, attuando quanto necessario per risolvere in maniera definitiva i problemi dell’Immobiliare, che rischiano di bloccare il piano di rilancio per le Terme di Chianciano e per tutto il territorio”.

“E’ altresì importantissimo un piano straordinario di riqualificazione delle strutture ricettive del territorio, oggi possibile grazie agli strumenti, anche legati al PNRR e ai FONDI EUROPEI, di cui la Regione dispone, per una ripartenza complessiva e multisettoriale della destinazione; su questa azione è indispensabile che le Associazioni di Categoria facciano sentire la loro voce riproponendosi come elemento propositivo e propulsivo” conclude Terme di Chianciano Spa.

“E’ con grande entusiasmo che apprendo la notifica da parte del Tribunale di Siena del  decreto di omologa del concordato proposto dalla società Terme di Chianciano  dopo due anni di grande lavoro ed impegno da parte dei nuovi azionisti, del management, dei lavoratori dipendenti, senza dimenticare l’opera svolta dall’Amministrazione Comunale di Chianciano Terme che ha affiancato e sostenuto con grande tenacia e determinazione il percorso intrapreso dalla nuova proprietà, senza perdersi d’animo, nemmeno nei momenti più difficili. Grazie all’agognato via libera, la società prevede a breve un ulteriore aumento di capitale di 6 milioni per attuare il piano di interventi, necessari ed indispensabili per la riqualificazione del complesso termale” commenta Letizia Giorgianni, deputata di Fdi.

“Da parte mia c’è grande attenzione per un territorio a me molto vicino anche attraverso un dialogo costante con l’amministrazione di Chianciano Terme e la nuova proprietà, con l’intento di portare la questione del rilancio del settore Termale anche all’interno della sede parlamentare attraverso proposte tese alla ricerca di nuove risorse economiche e finanziarie per la valorizzazione dei comprensori termali, nonché garantendo nuovi sbocchi lavorativi per i giovani. Ora anche la Regione Toscana fino adesso “non pervenuta” faccia la sua parte!”.



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