Un detenuto del carcere di Santo Spirito ha perso la vita in circostanze da chiarire

Due casi in tre giorni alla Dogaia e un decesso nella Casa circondariale senese. Tre detenuti perdono la vita in circostanze ancora tutte da chiarire

Di Redazione | 29 Maggio 2020 alle 19:53

Un detenuto del carcere di Santo Spirito ha perso la vita in circostanze da chiarire

Tre decessi in circostanze ancora tutte da chiarire, tre detenuti che in pochi giorni perdono la vita a Prato e Siena impongono una presa di posizione forte del Garante regionale Giuseppe Fanfani: “La Toscana è scossa da tre morti in carcere sulle quali ancora non vi sono notizie ufficiali. Al mio ufficio nulla è pervenuto ma da quanto è dato sapere sono tre i detenuti morti nelle nostre strutture penitenziarie”. “Ieri a Prato, dopo giorni di agonia, un giovane ventenne di nazionalità Turca è morto. Pare soffrisse di problemi psichiatrici. Oggi – dichiara Fanfani – nel carcere di Prato è deceduto a seguito di un malore un giovane magrebino di 35 anni. Le cause sono ancora tutte da accertare. Sempre oggi ha perso la vita nel carcere di Siena un giovane di nazionalità Italiana, trasferito da altro istituto, e posto in isolamento per motivi sanitari legati al Coronavirus”.

Il Garante regionale, pur nella difficoltà di avere notizie precise sulle vicende, e pur non avendo avuto alcuna comunicazione ufficiale, manifesta tutta la sua preoccupazione per il susseguirsi di episodi di tale gravità. “Queste situazioni – afferma – sono la conseguenza, difficilmente evitabile, di esasperazione psichica dovuta alle terribili e talvolta inumane condizioni in cui la detenzione carceraria viene eseguita. Uno Stato moderno e civile non può assistere silente a situazioni come queste che mettono in discussione i principi di umanità che devono sempre presiedere alla detenzione carceraria” continua.

Il Garante si attiverà immediatamente per “conoscere la verità sulle morti di questi giorni” e ne farà “oggetto di attenta interlocuzione al fine di evitare che drammi di questo genere possano ripetersi”.



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