Valenti (Pd): "Scenario nazionale devastante, a Siena restiamo sul 30%"

Di Redazione | 5 Marzo 2018 alle 11:46

Valenti (Pd): "Scenario nazionale devastante, a Siena restiamo sul 30%"

Il segretario provinciale: “Siena ha dimostrato che questo partito, anche se con qualche ferita dolorosa, c’è”

Il commento ai risultati elettorali del coordinatore provinciale Pd Andrea Valenti: “Si parte dalle note positive, che pur in un quadro generale difficile ci sono – ha detto – Siena ha eletto al collegio uninominale il prof. Pier Carlo Padoan con il 40,69%. Un dato che ci rende orgogliosi, come siano sempre stati orgoglioso che a rappresentarci fosse il prof. Padoan, una persona che abbiamo imparato a conoscere non solo per le sue doti professionali ma anche e soprattutto per le sue doti umane in queste settimane.  Abbiamo eletto Riccardo Nencini al Senato.  In provincia di Siena il Partito Democratico si attesta oltre il 30% quasi dappertutto, con delle punte intorno al 40%.
Sono segretario di questo partito da pochi mesi, circa 4, e con il gruppo dirigente, i segretari di circolo e di unione comunale (molto dei quali nuovi), ci siamo trovati a gestire la campagna elettorale. Sento il dovere di ringraziarli tutti per l’ enorme sforzo fatto è per l’ impegno che non è mai mancato. 
Il quadro nazionale ci offre invece uno scenario devastante per il nostro Partito. Una sconfitta del PD e di tutto il centrosinistra, netta e dolorosa. A fronte di una bella partecipazione, che è sempre una notizia positiva, il Partito Democratico raggiunge una percentuale del tutto insoddisfacente, a fronte di una netta avanzata del M5S e del centrodestra a trazione leghista.  Sono seriamente preoccupato per il nostro Paese, e sono seriamente preoccupato per il nostro Partito. Abbiamo passato un congresso a dire che non bastano i risultati di governo (e ce ne sono, e li ho rivendicati e li rivendicherò sempre con orgoglio) se si interrompe il rapporto con gli iscritti e con la base, con i circoli e con la società civile. Non bastano le leggi efficaci se non si entra in contatto con la parte del paese più debole e sofferente. Non bastano il leaderismo e un partito liquido, serve un partito presente e strutturato, veramente democratico e aperto. Siena ha dimostrato che questo partito, anche se con qualche ferita dolorosa, c’è.  Adesso è di nuovo il momento di ripartire. Con fatica, con le ossa rotte per questo risultato che è frutto di un voto democratico e va rispettato.  Ma la sinistra continua ad avere un compito e sta a noi continuare a provare a renderlo realtà”.



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