Amministrative di Siena: De Mossi bis? Tutto tace ma il centrodestra si agita e mostra i primi segni di insofferenza

Ancora tutto tace sulla possibile ricandidatura per un secondo mandato del Sindaco di Siena Luigi De Mossi. Sono molti i retroscena possibili visti i tanti mal di pancia all'interno del centrodestra 

Di Redazione | 27 Ottobre 2022 alle 21:00

Era esattamente il 26 Settembre scorso, all’indomani delle elezioni politiche che hanno premiato la neo Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, quando il Sindaco di Siena Luigi De Mossi riferì che al termine della stessa settimana avrebbe sciolto le riserve sulla sua ricandidatura o meno per un secondo mandato. E così non è stato, è trascorso più di un mese e di acqua sotto i ponti molta ne è passata. Tutt’oggi sul futuro dell’attuale Sindaco e del centrodestra, e ancor più del centrosinistra, nulla si sa, anzi tutto, più o meno, tace. Più o meno, perché alcuni segnali di insofferenza, dal centrodestra e dai gruppi civici che sostengono l’attuale amministrazione, sono arrivati. Inequivocabili mal di pancia quelli da parte dei gruppi di maggioranza in consiglio comunale sulla decisione del Sindaco di riunire il cosiddetto “Tavolo di esperti” per individuare i criteri di spesa del fondo da 1,3 milioni di euro trovati tra le pieghe del bilancio comunale. Infatti dopo la dura comunicazione firmata dai capigruppo di maggioranza che richiamava l’amministrazione di portare il dibattito, su tale spesa di risorse, in Consiglio Comunale, ieri gli stessi consiglieri hanno disertato la riunione della conferenza dei capigruppo.
Il Sindaco intanto prende ancora tempo.

“Avremo modo e tempo di parlarne, il prima possibile” taglia corto il primo cittadino ai microfoni dei cronisti. Fratelli d’Italia sarebbe il partito più scontento che vede Luigi De Mossi troppo vicino a Salvini, almeno secondo il quotidiano la Repubblica, lo stesso partito avrebbe pronta una strategia per l’uscita dalla politica senese dell’attuale Primo Cittadino, magari con un incarico di consulenza per il Governo, purché non si ricandidi. Sempre dall’articolo esce fuori un’altra particolare ipotesi: se infatti De Mossi non volesse accettare di tirarsi indietro, potrebbe ricandidarsi da civico e aprire le porte al Terzo Polo di Renzi, Calenda e Scaramelli che sembra aver già chiuso con il centrosinistra. Scenari all’apparenza improbabili, ma tutto è possibile.

Intanto oggi proprio De Mossi ha incontrato il neo-eletto deputato di Fratelli d’Italia, e Assessore di Siena, Francesco Michelotti. Un appuntamento per parlare della sostituzione in giunta dello stesso Michelotti e dei temi centrali del territorio da portare a Roma, ma sicuramente si è parlato anche della calda primavera, almeno politicamente, del 2023.



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