Attacco dei lupi al gregge, il dolore del proprietario: "Uno spettacolo straziante"

Di Redazione | 15 Dicembre 2019 alle 13:37

Attacco dei lupi al gregge, il dolore del proprietario: "Uno spettacolo straziante"

Il titolare del podere Montecuccheri: “Si lavora tutti i giorni per gli animali, fa male vederli ridotti così. Le due pecore gravide avrebbero partorito a breve”

“Uno spettacolo straziante”. Non usa mezzi termini il proprietario di Podere Montecuccheri (Poggibonsi), Filippo Giovanni, per commentare l’assalto al bestiame nella notte messo in atto dai lupi, che scavando sotto la rete di un recinto elettrosaldato hanno fatto irruzione nell’allevamento di pecore facendone strage (LEGGI QUI). Due gli animali ritrovati senza vita immersi in un lago di sangue, completamenti sventrati; due risultano gravemente feriti, altri sono stati recuperati nel bosco, dove si erano riparati per sfuggire ai predatori.

“Durante la notte non mi sono accorto di nulla – racconta Giovanni – ho sentito solo abbaiare i cani, ma non ho dato importanza a questo perchè spesso sentono i cinghiali nelle vicinanze. Quando questa mattina sono andato dagli animali, ho trovato il recinto aperto. Ho trovato due pecore gravide straziate, essendo più grosse non sono riuscite a scappare, altre due erano gravemente ferite, e all’appello ne mancavano altre, che ho ritrovato nel bosco”.

Il valore materiale della perdita si assesta sui 700-800 euro, ma non è questo aspetto che turba l’allevatore. Resta una forte amarezza visto il legame affettivo che inevitabilmente si crea con gli animali allevati: “Vedere le pecore ridotte a quel modo mi fa davvero male – afferma – uno lavora tutti i giorni per farle stare bene e poi vengono straziate, mi dà veramente fastidio. Le due gravide avrebbero partorito a breve”. L’attacco dei lupi all’azienda rappresenta per Giovanni una sorta di “colpo di grazia”, data la forte crisi del settore che vive sulla sua un allevatore tradizionale come lui: “Sono rimasto l’unico a Poggibonsi a fare questo lavoro, nessuno ci dà una mano”.



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