Aumento della partecipazione alle Messe in streaming, la Chiesa pensa alla Fase 2

Nelle messe feriali ci sono incrementi di partecipazione del 2000%. La speranza è di poter tornare presto a celebrare le funzioni religiose

Di Redazione | 24 Aprile 2020 alle 19:24

Aumento della partecipazione alle Messe in streaming, la Chiesa pensa alla Fase 2

Un graduale ritorno alla normalità, se così potrà essere definita: è questo ciò che gli italiani si aspettano dall’inizio della fase 2, una normalità che passa anche dalle funzioni religiose, per le quali non esiste ancora una normativa specifica su una possibile riapertura.

In questi mesi di lockdown la Chiesa ha trovato nuove forme per restare a contatto con la gente, come le messe trasmesse in streaming, che hanno avuto un grande successo.

“Abbiamo registrato risultati stupefacenti dal punto di vista della frequenza che ci dovranno far pensare sul futuro – spiega Don Acampa – Nelle messe feriali ci sono incrementi di partecipazione del 2000%”.

In che modo potranno però ripartire le funzioni religiose? “Bisognerà utilizzare i comportamenti che conosciamo – continua Acampa – la collocazione distanziata, l’utilizzo di guanti, la disinfezione delle mani all’ ingresso e l’attenzione ai microfoni per chi legge. Sullo scambio della pace sappiamo che è facoltativo, quindi problemi non se ne pongono, l’attenzione più importante sarà sulla distribuzione dell’eucarestia: sarà necessario metterla nel palmo della mano di chi riceve, non ci deve essere contatto con la bocca”.

La richiesta di poter tornare a celebrare riguarda anche, se non soprattutto, i funerali. “L’esperienza che molti sacerdoti hanno avuto di dover celebrare le esequie senza i funerali, accompagnando semplicemente pochissimi congiunti alla tomba per la benedizione finale, credo sia stata molto penosa dal punto di vista umano. Abbiamo visto i parenti del defunto senza quel calore umano che è fondamentale per colmare il vuoto lasciato dalla perdita”.

“Il problema dei matrimoni invece non lo abbiamo – conclude Don Acampa – perché se non sono previsti festeggiamenti la gente difficilmente vuole sposarsi. Stiamo avendo molte disdette e riprogrammazioni addirittura per l’anno prossimo”.



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