La Banca Centrale Europea avrebbe autorizzato Francesco Gaetano Caltagirone ad aumentare la sua partecipazione in Monte dei Paschi di Siena fino al 20% del capitale. Caltagirone, imprenditore romano attivo da anni nel mondo delle costruzioni e della finanza, detiene già circa il 10% delle azioni di MPS e, con il presunto via libera della BCE, potrebbe rafforzare la sua presenza, diventando uno degli azionisti più influenti in una fase delicata per l’istituto. La banca è ancora impegnata nel percorso di uscita dal controllo pubblico e resta sotto osservazione dopo anni di difficoltà, ristrutturazioni e perdite che hanno segnato profondamente Siena e il suo territorio.
Il legame tra Caltagirone e MPS non è nuovo: l’imprenditore era stato vicepresidente della banca nei primi anni duemila, prima di lasciare l’incarico nel 2012, poco prima che esplodesse la crisi che portò all’intervento dello Stato. Da allora, la vita del Monte è cambiata più volte, tra piani di salvataggio, fusioni mancate e la vendita graduale delle quote statali.
Negli ultimi anni Caltagirone è tornato a investire, aumentando progressivamente la sua quota e sostenendo le nuove strategie di espansione, come l’acquisizione di Mediobanca. Il via libera della BCE, se confermato, gli consentirebbe di esercitare pienamente i diritti di voto sul suo 10,2% e di poter salire ulteriormente nel capitale, fino a sfiorare il 20%. In parallelo, anche il fondo BlackRock avrebbe incrementato la propria partecipazione, segnale di un crescente interesse del mercato verso il titolo.
Il titolo MPS, nella seduta odierna, ha aperto in lieve calo, ma con una performance migliore rispetto al resto del comparto bancario europeo. Per Siena e per la banca, si aprirebbe una fase di nuovi equilibri azionari, ancora da misurare nei loro effetti concreti.
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Banca Monte dei Paschi, dalla Bce via libera a Caltagirone per salire fino al 20% del capitale
Il legame tra Caltagirone e MPS non è nuovo: l’imprenditore era stato vicepresidente della banca nei primi anni duemila, prima di lasciare l’incarico nel 2012, poco prima che esplodesse la crisi che portò all’intervento dello Stato
Di Redazione | 4 Novembre 2025 alle 15:30
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