Biotecnopolo, la CGIL chiede il tavolo territoriale per il Distretto Industriale

Seggiani: “Dobbiamo investire nel futuro, il momento è ora”

Di Redazione | 26 Novembre 2022 alle 15:30

Biotecnopolo, la CGIL chiede il tavolo territoriale per il Distretto Industriale

“Mutuando le dichiarazioni del Presidente della Fondazione Biotecnopolo di Siena Silvio Aime, “Il Biotecnopolo è una formidabile occasione per il Paese”, vorremmo che lo fosse anche per il territorio senese”.

Comincia così l’intervento di Fabio Seggiani, Segretario Generale CGIL Siena, che torna sull’argomento Biotecnopolo.

“Sono 340 i milioni di euro stanziati per la costruzione del Centro nazionale antipandemico e 17 all’anno, almeno per 3 anni, quelli già finanziati – prosegue -.

La previsione occupazionale, 200/300 posti di lavoro, conferma che la proposta della CGIL di Siena di un tavolo territoriale con la presenza della Regione per creare attorno a questa gigantesca opportunità anche un Distretto Industriale sia assolutamente determinante.

Le parole di Aime sull’aver trovato “grande volontà di fare sistema” e di altri protagonisti della giornata di ieri del Festival della Salute, dal Sindaco di Siena al professor Montomoli, fondatore e responsabile scientifico di Vismederi, rimarranno tali se il territorio in tutte le sue componenti, Istituzioni e Parti sociali, non verrà coinvolto, a partire da quello che il Capoluogo e i Comuni limitrofi, nonché la Provincia, possono offrire ad una rete di imprese sul piano urbanistico, infrastrutturale e di servizi integrati in un’ottica sostenibile e di rigenerazione di aree industriali dismesse.

Per questo insisto nel ribadire che questa grande occasione rischia di non essere sfruttata in tutte le sue potenzialità se non sapremo coglierla al meglio.

Con il Distretto Industriale le ricadute sull’occupazione complessiva potranno essere largamente superiori ai numeri strettamente legati al Biotecnopolo, non interesseranno solo la ricerca, ma interi altri settori in cui i giovani saranno formati non solo dalla nostra Università ma anche dagli ITS, con l’ulteriore possibilità di ricollocare persone che sono uscite od usciranno dal mondo del lavoro a causa del cortocircuito Covid 19-guerra in Ucraina-transizione ecologica e digitale.

Invito di nuovo le associazioni di rappresentanza datoriale e dei lavoratori a ragionare su questo progetto e ad investire nel futuro, il momento è ora.



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