Casa popolare contesa: a processo sindaco di Castelnuovo accusato di abuso d'ufficio

Di Redazione | 8 Novembre 2017 alle 16:26

Casa popolare contesa: a processo sindaco di Castelnuovo accusato di abuso d'ufficio

Abuso d’ufficio l’accusa al sindaco Nepi per una casa di emergenza abitativa

E’ di abuso d’ufficio in concorso l’accusa dalla quale si è difeso, martedì 6 novembre, il sindaco di Castelnuovo Berardenga Fabrizio Nepi, a processo dopo un esposto presentato dal Movimento 5 Stelle. (LEGGI qui Richiesta di rinvio a giudizio per il presidente della Provincia)

La vicenda risale al 2015 quando un uomo di Castelnuovo Berardenga, che ha militato in politica, è stato presidente di una associazione culturale ed ha lavorato per anni con buono stipendio, per una serie di circostanze personali e di salute, cade in disgrazia e si ritrova in un tale stato di indigenza da essere costretto, insieme alla moglie, ad andare a vivere in un garage avuto in prestito, senza acqua e riscaldamento.

Vengono contattati i servizi sociali e viene interessato il sindaco. In quel momento, nei pressi di San Gusmè, si è liberato un appartamento riservato all’emergenza abitativa e, viste le condizioni incredibili nelle quali viveva la coppia, pare che il sindaco abbia deciso di assegnare la casa all’uomo senza aspettare la relazione dei servizi sociali.

Una celerità che non era passata inosservata ad un consigliere del Movimento 5 Stelle che ha presentato prima un’interrogazione al consiglio comunale e poi un esposto alla procura, spiegando che, prima ancora di quell’assegnatario, l’abitazione sarebbe dovuta andare ad un uomo che da tempo dormiva dentro una macchina.

Nell’udienza di martedì è stato spiegato che poi in realtà l’uomo non è potuto andare ad abitare nel monolocale a San Gusmè perchè non disponeva neppure del denaro sufficiente per una piccola caparra, e che l’altro uomo ha rifiutato l’appartamento perchè lo voleva in ogni modo a Quercegrossa.

Prossima udienza il 12 dicembre, nel corso della quale saranno sentiti il sindaco Nepi e i due coimputati, poi la sentenza.

 



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