Caso "Arbia Servizi", interviene il sindaco Berni: "Da Granchi solo strumentalizzazioni politiche"

Il primo cittadino di Monteroni d'Arbia risponde alla minoranza e chiarisce "La società stessa a seguito di un parere legale, ha provveduto, in via prudenziale alla richiesta di restituzione dell’indennità versata, con la predisposizione di un piano di rientro concordato tra la società ed il Presidente che ha previsto la restituzione immediata di quanto percepito"

Di Redazione | 5 Dicembre 2020 alle 17:11

Caso "Arbia Servizi", interviene il sindaco Berni: "Da Granchi solo strumentalizzazioni politiche"
“Come al solito assistiamo al gioco delle tre carte da parte del Consigliere Massimo Granchi in quanto si è dichiarato soddisfatto delle risposte ottenute in Consiglio Comunale sulla società Arbia Servizi per poi invece fare dei comunicati stampa dove afferma che le stesse risposte sarebbero state poco circostanziate”.
Interviene cos’ il sindaco di Monteroni d’Arbia Gabriele Berni a seguito di una interrogazione comunale della minoranza riguardo il caso della società Arbia Servizi, vicenda, che come anticipato da Radio Siena Tv, è attenzionata dalla Procura di Siena.
“Ancora più gravi sono le sue affermazioni in merito al fatto che fosse stato grazie alla attività di controllo dei consiglieri di Monteroni Viva che sarebbe venuto alla luce un episodio spiacevole inerente la società Arbia Servizi in quanto non è assolutamente così. Infatti è la società stessa che, a seguito di un parere legale, ha provveduto, in via prudenziale, nonostante le incertezze normative ed interpretative così come esplicitate dagli organismi europei, alla richiesta di restituzione dell’indennità versata”.
“Indennità che ha visto la predisposizione di un piano di rientro concordato tra la società ed il Presidente che ha previsto la restituzione immediata di quanto percepito. Tutto questo come documentato dagli atti è stato gestito in maniera trasparente prima dell’interessamento del Consigliere Massimo Granchi. Credo opportuno anche ricordare che si tratta di importi ridotti, ovvero di 8.000 € lordi all’anno, equivalenti a quelli che hanno sempre percepito gli amministratori di questa società. Importi ridotti, al cospetto di significative responsabilità, per la gestione di una società che organizza ed eroga servizi importanti per le nostre comunità. Ci troviamo di fronte quindi ad un fatto amministrativo che non è ne il primo ne l’ultimo che può capitare come tanti ne succedono nelle pubbliche amministrazioni. Fatto amministrativo per il quale, invece di fare inutili strumentalizzazioni e speculazioni politiche, credo che sia corretto fare un plauso alla società per avere avuto la capacità di individuare e mettere in pratica una immediata risoluzione. Granchi parla anche di eventuali criticità che alla luce dei fatti non si evidenziano, in quanto a seguito della predisposizione del piano di rientro gli importi sono stati immediatamente iscritti a bilancio, ed anzi se vogliamo, dal punto di vista strettamente economico, questa situazione ha generato un risparmio per la società stessa. A questo punto possiamo dire che sono stati garantiti gli stessi servizi storicamente erogati senza sostenere i costi degli organi di governo che da sempre erano a carico del bilancio. Granchi stesso, sempre in preda ad una eterna contraddizione, afferma nella commissione competente, del 24 settembre, che la società eroga servizi di qualità per la nostra comunità e che sarebbe pertanto auspicabile allargare il perimetro dei servizi gestiti dalla stessa”.
“Credo che sarebbe opportuno da parte del Consigliere Granchi evitare inutili strumentalizzazioni ed astenersi dall’ostentare una presunta conoscenza delle norme perché potrebbe essersi perso o forse non conoscere così a fondo la legislazione del 2010 e quanto disposto dalla finanziaria del 2006”.


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