Caso Montanari, Landi (Lega): "Attacchi futuro rettore trascinano Siena in polemiche insensate"

Il consigliere regionale: "Siena è città di dialogo e confronto anche aspro, ma trascinarla in una bagarre politica per rivendicare l’egemonia culturale a costo di sminuire la portata di una tragedia come quella delle Foibe e dell’esodo è inaccettabile"

Di Redazione | 5 Settembre 2021 alle 9:53

Caso Montanari, Landi (Lega): "Attacchi futuro rettore trascinano Siena in polemiche insensate"

“L’Università per stranieri di Siena è una delle principali istituzioni che fanno della città una capitale della cultura e del sapere. Istituzione che purtroppo negli ultimi giorni è salita agli onori delle cronache per una polemica innescata dal suo futuro Rettore a causa di un incomprensibile e sguaiato attacco al Giorno del Ricordo e alla memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo”.

Lo scrive il consigliere regionale della Lega Toscana Marco Landi. “Un attacco che ha inevitabilmente coinvolto l’Università per stranieri e la comunità cittadina. Non soddisfatto oggi il professore rilancia scrivendo su twitter che corrisponde a ovvia verità che ‘il Giorno del Ricordo nasce come rivincita dei fascisti, che strumentalizzano i morti delle Foibe che dicono di voler onorare. Revisionismo diventato di Stato’”.
“Esponente di un ceto accademico militante a sinistra, Montanari decide di portare avanti questa battaglia più ideologica che di ricerca, in questo difeso dal Rettore uscente che non ha accolto l’invito del sindaco De Mossi a chiarire la posizione dell’Università non solo sui contenuti espressi da Montanari ma anche sui toni usati. Siena è allo stesso tempo città di dialogo e confronto anche aspro, ma trascinare la città in una bagarre politica per rivendicare l’egemonia culturale a costo di sminuire la portata di una tragedia come quella delle Foibe e dell’esodo è inaccettabile. Bene ha fatto il sindaco a prendere posizione e programmare un convegno a cui do già sin da ora la mia adesione e per il quale chiederò il patrocinio della Regione”, conclude Landi.


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