Conclusa ieri a Siena la prima edizione di "Be.Come More than wine experience"

ll vino italiano ha incontrato arte, moda, collezionismo e tecnologia e ha dialogato con interlocutori internazionali per portare l’italianità a nuove punte d’eccellenza

Di Redazione | 26 Ottobre 2022 alle 19:00

Be.Come 2022 understanding present to reshape the future ha concluso la sua prima edizione, dopo tre giorni di incontri, confronti e business sullo sfondo del complesso museale di Santa Maria Alla Scala di Siena. Una prima edizione ricca di attività per le 30 selezionate aziende di vino italiane partecipanti e per gli oltre 150 ospiti tra stampa e addetti ai più vari settori dell’alta gamma internazionale. Be.Come 2022 non ha permesso solo di far degustare le eccellenze vitivinicole del nostro paese, ma anche e soprattutto di raccontare cosa c’è dietro, intorno e oltre il vino stesso. Come ha sottolineato Gabriele Gorelli MW, una delle menti creative del progetto Be.Come 2022, “Lo spirito di Be.Come parla di italianità e racconta che il vino non è solo quello che questo esprime nel calice ma nel racconto di cosa rappresenti”. Una sostanza che va oltre la bevanda e interessa più mondi: “Il comitato promotore di Be.Come” continua sempre Gorelli “con la sua interdisciplinarietà, che va dall’arte al design, dalla moda all’ospitalità, è l’espressione tangibile, quasi poetica, che il fascino del vino colpisce anche chi non crede di appartenergli”.

Il tema di questa prima edizione riguardava l’innovazione digitale e come è cambiata l’esperienza del consumatore spingendosi fino al metaverso e la trasformazione del vino in bene di rifugio. Tre i panel in cui ci si è confrontati su queste tematiche. Il primo Metaverse. La Rivoluzione dell’esperienza. Arte, moda, vino e opsitalità si incontrano nel Metaverso. L’evoluzione del lusso ha raccolto le esperienze di Davide Casalin CTO di Italian Wine Cripto Bank società specilizzata in blockchain, NFT, criptovalute e vini pregiati, di Enrico Fasola Direttore marketing e comunicazione del Gruppo Honegger, Francesco Bernabei CEO e founder di Monogrid e Stefano Vasile pattern maker e 3D fashion designer che oltre alle implicazioni economiche del metaverso hanno parlato dell’esistenza di un nuovo artigianato digitale e del futuro del lusso. Il secondo Digital innovation – Il futuro della sollecitazione esperienziale. Studiare e analizzare il rapporto tra il brand e il consumatore e come le innovazioni digitali hanno cambiato l’approccio ai bisogni primari ha portato a confrontarsi Alessandro Maria Ferreri CEO e founder di The Style Gate, Michele Cannone Global brand director di 1895 by Lavazza e Valeria Raimondi direttore responsabile di Fine Dining Lovers che hanno evidenziato come il digitale sia uno strumento fondamentale per intercettare i gusti degli utenti e creare dei prodotti sempre più affini ma allo stesso tempo come la post-pandemia abbia creato un mercato polarizzato che si muove tra dimensione digitale e ritorno all’esperienza in prima persona. Il terzo invece si è focalizzato sui vini da collezione Fine wine collectors. La Brand Equity come risorsa fondamentale da gestire per accrescere il patrimonio dell’impresa che attraverso l’intervento di Justin Knock MW e Wine Director di Oeno Group, Manuel Follis di MF Milano Finanza, Danielle Callegari Editor per la Toscana e il Sud d’Italia per Wine Enthusiast e Orazio Vagnozzi collezionista ed esperto di vino ci hanno spiegato come il vino è passato da pleasure asset ad investimento ma che, come per il vino stesso, i possibili guadagni possono essere alti ma necessitano di tempo e pazienza. Per ultima una tavola rotonda ispirata da want (ita) partner di Be.Come in cui si è discusso dell’enorme progetto che aprirà le porte nel 2023 a New York presso American Dream uno dei più grandi luxury mall del nord america, Made in Italy e USA: nuovi modi di racconto e promozione delle eccellenze italiane a cui era presente anche Romont Thomas Chief Executive Officer at Italia development Group oltre che Giovanni Massetti CEO di want (ita) che a proposito della collaborazione con Be.Come 2022 dice: “La partecipazione di want (ita) a Be.Come 2022 è stata un’occasione di confronto con diversi leader di mercato che ha arricchito il nostro progetto e che segnerà nuovi confini di sviluppo, un’opportunità perfetta in un contesto di eccellenza”. Tutto questo è stato Be.come 2022 come conferma Alessandra Montana Managing Director di Allumeuse Communication l’ageniza ideatrice del progetto, “Una piattaforma multidisciplinare dove una volta all’anno, partendo dal vino e il suo articolato mondo, professionisti dei vari settori dell’alta gamma si possano incontrare, fare networking e riflettere su come reshape the future“.



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