Sembra una nuova pagina di una politica dal vecchio sapore quella fondata dall’alleanza fra cittadini, lavoratori e Istituzioni che è stata scritta a Firenze durante l’ultima seduta del 2024 del Consiglio Regionale per l’approvazione della legge sui Consorzi Industriali. Una legge anticrisi che è nata dalle complicate questioni GKN, Telco e Beko, per citarne alcune, e per cui si è spesa dal primo momento la consigliera del M5S Silvia Noferi, prima firmataria della proposta di legge.
“Si tratta di uno strumento in più in mano alle imprese, come prevede anche una legge nazionale. La particolarità della Legge Regionale è che prevede all’interno di questi Consorzi Industriali, la partecipazione di cooperative, di lavoratori e anche di università o centri di ricerca. Questo perché si vuole promuovere una produzione industriale ad alto valore aggiunto. Il settore dell’economia regionale toscana è soggetto sempre di più a crisi aziendali inspiegabili o comunque riconducibili a delle speculazioni. Questo è uno strumento che può servire a mantenere sul territorio importanti poli industriali e tecnologici, perché per noi è fondamentale mantenere i posti di lavoro in Toscana”.
Un lavoro lungo mesi che ha visto la collaborazione totale tra M5S e Partito Democratico e che poi in aula ha visto il sostegno di Italia Viva e, in difformità con il suo gruppo, dal consigliere di Fratelli d’Italia Diego Petrucci, mentre la contrarietà di Lega e Fratelli d’Italia.
“È stata un’esperienza anche molto commovente. In Consiglio Regionale questa proposta di legge ha tenuto inchiodati ai banchi fino all’1,30 di notte tutti i consiglieri del Partito Democratico. Io questo credo che sia un grande segnale. Abbiamo avuto il supporto dei lavoratori che sono stati dalle 19,30 all’1,30 fuori dal palazzo con i tamburi a far sentire la loro presenza per contrastare in qualche modo l’ostruzionismo di tutta la destra che non voleva che questa legge venisse approvata”.