“Da alcuni giorni era un’ipotesi, ma da ieri è arrivata l’ufficialità: i tifosi bianconeri non potranno recarsi a Livorno nella trasferta più attesa dell’anno. Tramonta così la possibilità di seguire il Siena al Picchi di Livorno nonostante che, la Curva e il SC fedelissimi avessero già riempito cinque pullman ma sicuramente si sarebbe arrivati a un presenza di cinquecento nel settore ospiti”. Così i Fedelissimi commentano la decisione di negare la vendita dei biglietti ai residenti in provincia di Siena per l’atteso derby di domenica.
“Sinceramente non riusciamo a capire il motivo della decisione presa dalla Questura di Livorno, se non quella di semplificarsi il lavoro domenicale. Quella bianconera è una tifoseria corretta come dimostrano le tante trasferte organizzate negli anni, dalla serie A alla serie D, passando dall’Eccellenza dove il servizio d’ordine è sempre stato limitato a poche presenze, forse proprio perché veniva riconosciuta la correttezza di noi tifosi”.
“Anche a Livorno, dove negli anni passati e in qualsiasi categoria siamo stati sempre presenti con numeri importanti, non sono mai successi incidenti, cosa che non si può dire nelle gare disputate a Siena, come nella partita dell’andata, quando ci furono disordini con obiettivo le forze dell’ordine, nella quasi totalità riconducili ai tifosi del Livorno. Ovviamente accettiamo quanto stabilito, ma ribadiamo la nostra ferma protesta che fa apparire una tifoseria e una città per quello che in realtà non sono. La collaborazione richiesta, nel rispetto dei ruoli, c’è sempre stata e questo rende ancora più amara l’accettazione di una decisione che non condividiamo, che ci penalizza e che ci priva di quella che sarebbe stata solo una giornata di sport. Almeno da parte nostra”.