Divieto mezzi pesanti Cassia, trasportatori Cna: "Solo spot elettorali"

Di Redazione | 2 Febbraio 2018 alle 10:54

Divieto mezzi pesanti Cassia, trasportatori Cna: "Solo spot elettorali"

“Interventi devono essere condivisi, altrimenti si sposta solo il traffico. Variazioni ad Isola d’Arbia solo con nuove precedenze”

La Cassia è una delle vie di comunicazione più importanti per chi lavora nel trasporto, con tutte le problematiche emerse in questi ultimi anni, sia per la manutenzione ordinaria, che per gli eventi straordinari. Negli ultimi giorni è tornata al centro dell’attenzione per una possibile modifica del passaggio dei mezzi pesanti nei tratti alle porte sud di Siena. (https://www.radiosienatv.it/cassia-sud-nuove-limitazioni-per-i-mezzi-pesanti/).

In materia sono intervenuti i trasportatori della Cna, tramite il loro portavoce Michele Santoni: “La Cna Fita di Siena esprime delle perplessità, non tanto sulla sostanza, quanto sul metodo. Appare infatti come un’operazione spot e senza un progetto complessivo di lungo termine”, si legge in una note dell’associazione, che prosegue: “E’ infatti evidente che mettendo un semplice divieto di passaggio ai mezzi pesanti oltre la bretella di Isola d’Arbia in direzione Siena non si risolve il problema del traffico, ma al contrario si aumentano i costi complessivi per le aziende e si dirottano i flussi in altre zone della periferia di Siena. I trasportatori della Cna Fita ritengono giusto cercare sempre nuovi correttivi ai flussi dei mezzi, a patto che siano frutto di una concertazione e che dai cambiamenti scaturisca un reale beneficio per la cittadinanza, senza strumentalizzare l’operazione colpevolizzando una categoria di lavoratori in modo generico”. Michele Santoni chiede concertazione, ovvero ad un confronto che coinvolga anche la categoria dei trasportatori: “E’ assolutamente necessario che ogni modifica ai flussi sulla Cassia coinvolga tutte le amministrazioni competenti, ovvero comuni, Provincia e Regione, per quanto di loro competenza. Ricordiamo che manca ancora una tabellazione dei tempi per la ripresa dei lavori della variante Monteroni-Monsindoli, fermi da tempo e costati già decine di milioni di euro. Cna Fita chiede dunque un maggior coordinamento fra gli enti territoriali, affinché al più presto si riparta con questo importantissimo cantiere. Su questo i trasportatori chiedono un impegno concreto. Tutto ciò premesso la Cna Fita non dice “no” a priori allo stop dei mezzi all’altezza di Isola d’Arbia, anche se aumenterà la percorrenza di oltre 4 km, con maggiori costi sia economici che di inquinamento ambientale, purché sia all’interno di un piano complessivo condiviso sulla Cassia, con tempi e modalità certe per il completamento dei principali cantieri. Tale cambiamento poi dovrà essere completato anche da un cambio delle precedenze, altrimenti perderebbe di senso tutta l’operazione”, conclude il portavoce della Cna Fita di Siena.



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