Geotermia Amiata: ministro Franceschini ha firmato opposizione alla centrale le Cascinelle

Stop al via libera della Regione e per ora alla realizzazione della Centrale a reimmissione forzata dei fluidi geotermici in area termale, sulla buffer zone dell'area UNESCO Val d'Orcia. La soddisfazione del coordinamento Ecosistema Val d'Orcia

Di Redazione | 3 Maggio 2022 alle 17:00

Si arricchisce di un nuovo capitolo, tra l’altro piuttosto sorprendente, la storia della centrale geotermica da realizzare in Val di Paglia, che tanto sta facendo discutere, sia a livello “scientifico”, che politico. Il Ministro dei beni culturali Dario Franceschini ha firmato ieri l’opposizione e il conseguente ricorso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, stoppando il via libera della Regione Toscana e di fatto la realizzazione della Centrale le Cascinelle a reimmissione forzata dei fluidi geotermici in area termale, sulla buffer zone dell’area UNESCO Val d’Orcia. Sarà ora la Presidenza del Consiglio ad avere l’ultima parola.

Notizia accolta con ovvia soddisfazione e anche incredulità dal coordinamento Ecosistema Val d’Orcia che da anni si batte contro la realizzazione della centrale.

“Un esito straordinario, il riconoscimento dell’impegno di tanta gente, di un intero territorio che ha trovato in sè forza, impegno e una grande unità – commenta il coordinamento – Se la politica regionale pensa che si possa calpestate le comunità locali imponendo dall’alto operazioni alteranti e speculative, senza nessuna volontà di confronto con la società civile, ha sbagliato I propri conti. Il lavoro che abbiamo svolto in questi due anni e mezzo a partire dal Convegno scientifico di San Quirico d’Orcia del dicembre 2019 stato un grande impegno di squadra, l’inaugurazione di un metodo di lavoro sinergico e orizzontale nuovo tra cittadini, governance locale, associazioni, imprenditori. Da una parte avevamo arroganza del potere economico e di quello politico, con tanto di sicurezza sull’esito finale. Dall’altra noi, cittadini attivi e consapevoli, avevamo e abbiamo quello che loro non avranno mai, passione, visione, senso della responsabilità, sensibilità, interlocuzione rispettosa con i vari attori che hanno a cuore il futuro delle nostre terre. Lo straordinario risultato di oggi dobbiamo viverlo come un punto di partenza non come un punto di arrivo, ma va detto che è veramente un gran bel punto di partenza!” si conclude.



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