"Giornata della legalità", Siena omaggia i giudici Falcone e Borsellino nel trentennale degli attentati

La cerimonia stamani ai giardini de La Lizza, dove dallo scorso anno dimora "L'Albero della Felicità"

Di Redazione | 23 Maggio 2022 alle 16:30

"Giornata della legalità", Siena omaggia i giudici Falcone e Borsellino nel trentennale degli attentati

Si è svolta questa mattina, nei giardini “La Lizza”, ove dal luglio dello scorso anno dimora “l’Albero della felicità”, divenuto luogo simbolo della cittadinanza attiva e di contrasto al crimine organizzato, la celebrazione della “Giornata della legalità” che quest’anno coincide con la ricorrenza del “30° Anniversario delle stragi di Capaci e via d’Amelio”.

Oggi, con questa cerimonia commemorativa le Istituzioni hanno inteso ricordare il sacrificio dei magistrati Falcone e Borsellino e di tutti i servitori dello Stato affinché possano rappresentare un esempio per le nuove generazioni. Una ricorrenza, quella di oggi, proclamata dal Presidente della Repubblica “Giorno della Legalità” in ricordo di tutte le vittime della mafia

La cerimonia, iniziata alle 9.15 con  i saluti istituzionali del Sindaco di Siena, Luigi De Mossi, dell’Arcivescovo metropolita di Siena, Cardinale Augusto Paolo Lojudice, del Vice Presidente della Provincia, Davide Bussagli, del Presidente del Tribunale di Siena Roberto Carrelli Palombi, del Procuratore della Repubblica di Siena Nicola Marini, del Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Siena Lucia Secchi Tarugi, del rappresentante dell’Associazione Nazionale Magistrati, Sottosezione distrettuale Sez. di Siena, Siro De Flammineis, della referente provinciale dell’Associazione Libera Giovanna Veggetti e del Prefetto di Siena, Maria Forte, è proseguita con  l’intervento commemorativo del Presidente del Tribunale di Livorno, Luciano Costantini.

Nel corso dei saluti istituzionali sono stati ricordati i terribili eventi connessi alle due stragi di mafia.

Il 23 maggio di trent’anni fa, gli attentatori fecero esplodere un tratto dell’autostrada A29 mentre vi transitavano le tre autovetture assegnate per la protezione del Dott. Falcone. Oltre al giudice, morirono altre quattro persone: la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

Vi furono ben 23 feriti, fra i quali gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l’autista giudiziario Giuseppe Costanza.

Pochi giorni dopo quel tragico evento, il 19 luglio, in via d’Amelio a Palermo, una Fiat 126 parcheggiata nei pressi dell’abitazione della madre del Dott. Borsellino esplose al suo passaggio uccidendolo insieme a cinque agenti della scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

L’unico sopravvissuto fu l’agente Antonino Vullo che, al momento dell’esplosione, stava parcheggiando una delle auto della scorta.

Il dott. Costantini, già in servizio presso la Procura della Repubblica di Marsala quando questa era guidata dal dott. Borsellino, ha ripercorso, nella sua prolusione, i tragici eventi criminali e le successive trame mafiose rivolte al depistaggio degli accertamenti giudiziari. L’intervento commemorativo è stato particolarmente coinvolgente in quanto arricchito da riferimenti a fatti ed eventi che il magistrato ha vissuto in prima persona al fianco del dott. Borsellino.

All’esito degli interventi, gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Sallustio Bandini”,  hanno dato lettura di alcune riflessioni sviluppate, con l’ausilio dei docenti, sul tema della legalità; i giovani delle 17 consorelle hanno, invece, collocato sui rami dell’”Albero della Felicità” delle nuove coccarde con i colori delle Contrade, rinnovando simbolicamente l’impegno, assunto l’anno passato in occasione della piantumazione dell’arbusto, a farsi portatori dei valori di giustizia e solidarietà.

“La celebrazione della Giornata della Legalità promossa dalla Prefettura di Siena, dal Comune di Siena e dall’Amministrazione Provinciale, con la collaborazione del Tribunale e dall’Associazione Nazionale Magistrati, Sottosezione di Siena, ha lo scopo di mantenere viva nelle giovani generazioni la memoria dei tanti italiani che hanno sacrificato la loro vita per affermare i valori della legalità” ha detto il Prefetto, dr.ssa Maria Forte che, nel suo intervento, ha anche evidenziato la necessità di mantenere alta la guardia nei confronti della nuova frontiera della criminalità mafiosa: quella economica, che è pervasiva e infida in quanto più difficile da individuare e colpire.

Proprio nell’attività di prevenzione della criminalità economica la Prefettura è in prima fila accanto alla Magistratura e alle Forze di Polizia.



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