La Contrada del Drago è una dei destinatari degli addebiti di contestazione notificati dall’assessore alla giustizia paliesca. I fatti si riferiscono al Palio del 16 agosto: “Perché il giorno del Palio il proprio fantino, all’abbassamento del Canape, si trovava al secondo posto anziché al terzo posto assegnatogli dall’ordine della Mossa. Per la condotta sopra menzionata si evidenzia la responsabilità della Contrada ai sensi dell’articolo 101, comma 2, del Regolamento per la violazione dell’articolo 64, comma 1, richiamato dall’articolo 87 del Regolamento”.
“Ce l’aspettavamo, ormai è una prassi. Basta un cambio di posto e si viene richiamati”, ha detto a Buongiorno Siena il capitano della contrada di Camporegio Jacopo Gotti, che ha annunciato la consegna, avvenuta proprio stamani, della memoria difensiva. “Senza polemica – ha aggiunto il capitano -, ma volevamo segnalare determinati aspetti nella nostra contestazione. A mio parere bisognerà rivedere l’uso dell’articolo 101, che ultimamente viene usato in maniera sbagliata e anche il modo un po’ farraginoso della comunicazione: un colloquio più diretto, in tranquillità con il Comune per me sarebbe meglio.
Credo che questa facilità nelle ammonizioni, nelle censure, nelle diffide, nelle squalifiche per fantini e contrade sia un’esagerazione – ha aggiunto -, il Palio è bello perchè non è una corsa regolare e non deve esserlo, la mossa rientra nel gioco. Il bello del Palio è anche inventarsi qualcosa per ‘fregare’ gli altri, se però viene sanzionato tutto si perde anche la fantasia del Palio.
Il fatto del cambio di posto – prosegue Gotti – sono fatti di mossa e bisogna anche capire e leggere la mossa e il momento di darla: se c’è una contrada che invece che al terzo posto è al secondo, ma tutti stanno fermi, si parte così. Se nel cambio di posto non c’è un dolo, come dice il Regolamento, ci può stare.
Il Capitano Gotti si è poi soffermato sulle “incomprensioni” che hanno visto protagonista il Drago sia nel Palio di luglio con la Tartuca, sia in quello di agosto con l’alleata Aquila. “Le situazioni si sono concluse con incontri e scuse, come si faceva un tempo quando si litigava e poi si andava a bere insieme. L’Aquila è un’alleata storica del Drago da più di 200 anni, c’è stata un’incomprensione ma è tutto rientrato. L’importante è avere la coscienza a posto, come tutti avevamo. La Tartuca è una contrada amica, con cui ad agosto abbiamo fatto il Palio, quindi… Anche questo è Palio e menomale che esistono queste situazioni, che ci danno un po’ di brividi”.