"Gotto", un senese ha inventato il Booking del vino

Di Redazione | 18 Giugno 2018 alle 19:25

"Gotto", un senese ha inventato il Booking del vino

Niccolò Zanchi ha ideato un’innovativa piattaforma su scala nazionale per rendere più facili ed immediate le prenotazioni e la gestione delle visite nelle cantine: “Vogliamo portare l’eno-turismo nell’era digitale”

Una piattaforma per semplificare e alimentare l’eno-turismo, la visita e la fruizione delle aziende vinicole e dei loro prodotti d’eccellenza. Si chiama “Gotto” ed è la lanciatissima startup su scala nazionale ideata da un senese, Niccolò Zanchi, per rendere più semplice il rapporto tra il consumatore e le cantine, valorizzando quindi al massimo lo straordinario patrimonio vinicolo del Belpaese. Il tutto nasce dalla volontà di rendere più immediato l’approccio a prenotazioni ed accessi per gli appassionato di vino, degustazioni e cantine.

Niccolò, 28 anni, maturità classica al Liceo Classico Enea Silvio Piccolomini di Siena e laurea a Cambridge, ha lavorato per anni a Londra per fare ritorno nella sua città, dove insieme ai co-fondatori, i fratelli Vanni e Cristiano, ha dato vita a questo ambizioso e originale progetto che cresce di giorno in giorno. Sono infatti circa 50 le aziende aderenti in Toscana, tra cui molti colossi del settore, da Bolgheri, Chianti, Maremma, fino a Montepulciano e Montalcino: ma gli orizzonti si allargheranno ancora di più grazie al potenziamento del team e allo sbarco in altre regioni come Piemonte, Lombardia, Veneto e Sicilia, possibile grazie a una raccolta fondi tramite piattaforma di investimenti basata a Milano. Con l’ingresso di nuovi nuovi soci arriveranno le energie necessarie per espandere il progetto su scala nazionale.

“Gotto – ha detto Zanchi ai microfoni di Siena Tv – è una piattaforma per prenotare e gestire visite in cantina. Abbiamo da una parte l’ app per il sito web utile alle visite alle aziende del territorio, per renotare e pagare in pochi click, poi un software per le cantine con una semplice interfaccia per migliorare la gestione di visite e per digitalizzare l’offerta enoturistica. Da cosa nasce Gotto? Da un problema personale, volevamo visitare le cantine, ma pur essendo del posto era veramente difficile, c’erano poche informazioni. Così abbiamo pensato di portare il turismo del vino nell’era digitale, è un qualcosa di utile per chi come noi è del luogo ma sopratutto per chi viene da fuori”.



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