Il caso nei supermercati: mancano le bottiglie d'acqua frizzante, colpa dei costi di Co2 ma non solo

Sugli scaffali dei supermercati anche di Siena e provincia sono mancate le confezioni di acqua gassata, le ragioni alla base di questa carenza sarebbero molteplici dalla difficoltà di reperire CO2 per gassificare l'acqua alle problematiche legati ai trasporti

Di Redazione | 22 Agosto 2022 alle 19:30

Il caso nei supermercati: mancano le bottiglie d'acqua frizzante, colpa dei costi di Co2 ma non solo

L’acqua frizzante stava rischiando di diventare una rarità. Anche i supermercati di Siena nelle ultime settimane sono stati colpiti dalla carenza di bottiglie di acqua gassata. Il motivo è principalmente riconducibile dalla mancanza di anidride carbonica necessaria proprio a creare le bollicine nell’acqua, ma non solo questo è alla base della problematica, infatti anche i rincari dei prezzi dell’energia legati al basso numero di trasportatori in tutta Europa e l’aumento del costo delle materie prime hanno giocato un ruolo determinante.

“Il problema è nato a giugno quando uno stabilimento di Ferrara che produceva co2 per utilizzi alimentari ha chiuso, poi a luglio il proprietario di una fonte di acqua causa siccità e mancanza anidride ha smesso la produzione di acqua gassata – spiega Maurizio Nicolello, direttore commerciale Etruria Retail – il tutto acuito dalla mancanza di trasportatori che va avanti da anni”.

Un allarme che sembra stia rientrando, vista la fine della stagione più calda quando la richiesta di acqua gassata è maggiore rispetto ad altri periodi dell’anno. Anche se il problema potrebbe ripresentarsi nuovamente vista la difficile soluzione ai problemi energetici che segnano il nostro Paese, infatti le grandi aziende di distribuzione di acqua sono energivore, per cui potrebbero nuovamente tornare a diminuire la produzione per i costi molto elevati dell’energia.

“Ci sono segnali di miglioramento, le aziende hanno fatto ripartire la produzione vista l’alta richiesta dei mesi di luglio e agosto, si torna gradatamente alla normalità, ma ripeto il problema resta la logistica e il trasporto” conclude Nicolello.



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