Insulti al Palio, il processo a Walter Caporale si sposta per ora a Lanciano

Il giudice Andrea Grandinetti ha dichiarato l'incompetenza territoriale, col processo che si sposta nella città di residenza dell'animalista. Ma non è escluso un ulteriore differimento di sede

Di Redazione | 1 Luglio 2022 alle 12:28

Insulti al Palio, il processo a Walter Caporale si sposta per ora a Lanciano

Si trasferisce per il momento a Lanciano il procedimento penale a carico di Walter Caporale, il leader animalista accusato di diffamazione in relazione a degli insulti proferiti contro il Palio e i contradaioli nel corso di una trasmissione su Radio 24 il 3 luglio 2020.

A deciderlo è stato il giudice del tribunale di Siena Andrea Grandinetti, che stamani in aula ha sciolto la riserva dopo l’eccezione sollevata dalla difesa dell’imputato che chiedeva lo spostamento del processo a Milano, luogo dove è avvenuto il reato, o in subordine a Lanciano, città di residenza dell’animalista. Il giudice ha dichiarato l’incompetenza territoriale rimettendo il fascicolo al pubblico ministero, adesso sarà il tribunale di Lanciano a doversi dichiarare competente. In caso contrario la palla passerà in ultimo alla Cassazione e potrebbe verificarsi un ulteriore differimento, a Milano o eventualmente anche un ritorno a Siena. In ogni caso il dibattimento partirà dopo l’estate. Soddisfatta la difesa di Caporale, in capo all’avvocato Francesco Paolo Fornario, che ha definito la sede di Lanciano più adatta per una questione “ambientale”. Il suo cliente infatti aveva annunciato che avrebbe richiesto la scorta in caso di processo a Siena. Tranquillo invece l’avvocato Filippo Cei, che difende Comune e Consorzio per la Tutela del Palio parti civili nel processo, che ha ribadito come la sostanza e la valutabilitá del presunto reato non cambi rispetto al tribunale dove sarà celebrato il procedimento.

C.C



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