La fantina Rompicollo festeggiata alla Peruzzi
Si è svolta nella mattina del giorno 29 Maggio alla scuola Primaria Peruzzi di Siena, la cerimonia per festeggiare la fantina Rosanna Bonelli, soprannominata Rompicollo, prima e unica donna a correre il Palio di Siena moderno. Alla cerimonia erano presenti i figli, la nipote e la dirigente dell’Istituto Annalisa Nencini.
Il 2017 segna infatti il sessantesimo anniversario di quella carriera e per l’occasione verrà rappresentata nell’inverno a teatro la celebre operetta Rompicollo, scritta dal padre Luigi Bonelli, scrittore e sceneggiatore teatrale senese dal 1892 al 1954. Il maestro Leonardo Angiolini e la cantante Beatrice Magnanensi hanno collaborato alla colonna sonora dell’operetta coinvolgendo anche alcune classi della scuola Peruzzi. Durante la cerimonia è stato eseguito un brano musicale, tratto dall’operetta, dal titolo La gavotta dei palloncini che grazie alle parole e alla melodia ha saputo emozionare tutti gli invitati. I bambini hanno fatto molte domande a quella simpatica signora che ha raccontato la sua storia con aneddoti e simpatici retroscena.
Era l’anno 1957 e a Siena Luigi Zampa girava il film La ragazza del Palio; durante una pausa delle riprese Rosanna Bonelli riuscì a montare a cavallo e fare alcuni giri di piazza. Nei giorni successivi casualità volle che la controfigura della protagonista del film si facesse male e così la signora Bonelli si propose e venne scelta come sostituta . Per pubblicizzare il film la produzione decise di far correre veramente il Palio e così Rosanna cercò un ingaggio, chiedendolo soprattutto alla zio Umberto Bonelli, capitano della contrada della Selva. Egli però si rifiutò e soprattutto convinse anche gli altri capitani a non ingaggiarla, tranne uno, quello della contrada dell’Aquila, che le offrì la possibilità di correre. Rosanna, soprannominata Rompicollo, corse tre prove vincendone due, ma per il Palio fu ostacolata alla mossa dagli altri fantini. Partì dietro e si lanciò in una grande rimonta ma alla seconda curva di San Martino fu trascinata in terra.
I bambini e tutti i presenti alla cerimonia sono rimasti colpiti da questa signora dal fisico fragile ma dal carattere deciso,ostinato e coraggioso. A conclusione della mattinata la signora Bonelli si è trattenuta per molto tempo a firmare autografi, dimostrando ancora una volta lo spirito che l’ha sempre contraddistinta.