L’Ospedale di Campostaggia compie 25 anni e celebra l’anniversario con una giornata speciale dedicata alla salute, alla memoria e al futuro.
Per l’occasione, alcuni servizi sanitari sono stati a libero accesso per la cittadinanza, un gesto concreto per valorizzare la prevenzione e il radicamento dell’ospedale nel territorio.
Alla cerimonia hanno preso parte il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini, la presidente della Società della Salute Alta Val d’Elsa e sindaca di Poggibonsi Susanna Cenni, insieme ai sindaci della Val d’Elsa.
Per Giani, Campostaggia è “uno dei nostri orgogli frutto della lungimirante unificazione degli ospedali di Colle, Poggibonsi e San Gimignano. Un modello – ha sottolienato – che ha dimostrato di funzionare e che oggi è tra i migliori ospedali medi della Toscana, probabilmente anche d’Italia”.
Parole condivise da Bezzini, che ha definito l’ospedale “una bella storia della sanità pubblica”, ricordando le iniziali resistenze locali poi superate da una visione moderna e coraggiosa. “Oggi nessuno tornerebbe indietro – ha detto -. Campostaggia ha performance sanitarie sopra la media e un forte legame con la comunità”.
La sindaca Susanna Cenni ha voluto sottolineare il merito della classe dirigente di allora, che seppe guardare avanti investendo su un progetto unitario. “Quel coraggio oggi ci consegna una struttura d’eccellenza, ma anche l’eredità di servizi territoriali e consultoriali su cui è tempo di rilanciare”.
Per l’Asl Toscana Sud Est sono intervenuti la direttrice sanitaria Barbara Innocenti, la direttrice amministrativa Biancamaria Rossi e la direttrice dell’Ospedale di Campostaggia Lucia Grazia Campanile insieme al direttore generale Marco Torre che ha voluto ringraziare in modo prioritario il personale dell’ospedale:
“Oggi non celebriamo solo le mura, ma il lavoro quotidiano di chi ha fatto crescere questa realtà. E guardiamo avanti: Campostaggia sarà protagonista della nostra nuova programmazione integrata tra ospedale e territorio”.
Un anniversario che non è solo commemorazione, ma occasione per riaffermare il valore della sanità pubblica toscana e la centralità della partecipazione, della prevenzione e del servizio alla comunità.