“Credo che sia estremamente convincente il nostro progetto, per cui sono portato a dire che alla fine avremo anche il riconoscimento della vittoria, perché chiunque prende un foglio di carta e fa i conti vede che c’è una grande creazione di valore”.
Lo ha detto Luigi Lovaglio, amministratore delegato di Banca Monte dei Paschi di Siena, a proposito dell’ops lanciata su Mediobanca, intervenendo al 129/o Consiglio nazionale della Fabi in corso a Milano. Un valore “devo dire quasi di più attualmente per gli azionisti di Mediobanca che per gli azionisti di Montepaschi e vede che c’è un vantaggio per tutti. Alla fine penso che prevalga il buonsenso e la capacità”, ha continuato Lovaglio. “Dove siamo? Leggiamo di queste che non sono derisioni, ma prese di posizione: qualcuno che dice ‘se uno vota all’assemblea di Mediobanca sì, dopo non dà le azioni a Mps perché sarebbe irrazionale’. Francamente quando sento parlare di razionale e irrazionale faccio un po’ fatica , perché parto dal presupposto che sia una questione soggettiva. Penso che sia importante mettere nelle condizioni di chi deve decidere fare delle scelte consapevoli”, ha continuato il ceo di Mps a proposito dell’assemblea dei soci di Mediobanca del 16 giugno che dovrà esprimersi sull’ops lanciata da Piazzetta Cuccia su Banca Generali. “La nostra operazione è chiara: noi vogliamo crescere sui ricavi, vogliamo allargare il raggio di azione, valorizzare due brand eccezionali, competenze storiche e fantastiche del team di Mps con competenze eccezionali del team di Mediobanca, quindi vuol dire più dividendi per tutti, più utili per azioni per tutti vuol dire opportunità per tutti i dipendenti di crescere, di formarsi, di essere parte di un progetto unico, vuol dire attenzione ancora maggiore per i nostri clienti”, ha continuato Lovaglio secondo cui invece “l’altra operazione è ancora sicuramente valida, ma ancora non ho capito se i dividendi per azione crescono o non crescono” con Banca Generali, “che è un elemento importante delle scelte che uno deve fare”.