Maxi perizia, Schiavone (Ris): "David Rossi si lascia cadere nel vuoto, ipotesi più compatibile è gesto anti conservativo e cosciente"

Il comandante del Ris di Roma espone i risultati degli accertamenti contenuti nella maxi perizia: "Altre ipotesi per cui terzi lo spingono producono dinamiche di caduta non compatibili con quelle visibili nel video. Non cade alcun orologio, è una goccia di pioggia"

Di Redazione | 19 Luglio 2022 alle 13:03

Maxi perizia, Schiavone (Ris): "David Rossi si lascia cadere nel vuoto, ipotesi più compatibile è gesto anti conservativo e cosciente"

“L’ipotesi più compatibile è quello di un gesto anti conservativo, cosciente: Rossi si tiene a penzoloni aggrappato alla barra di protezione e si lascia cadere nel vuoto, con un moto del corpo a candela”. Così il colonnello Sergio Schiavone, comandante del Ris di Roma, che per primo ha relazionato in Commissione Parlamentare sugli accertamenti svolti nell’ambito della maxi perizia sulla controversa morte di David Rossi, esposta ieri alla Commissione in audizione secretata. 

Il Ris ha risposto a quesiti posti sulla precipitazione di Rossi, ricostruita tramite manichino antropomorfo e analisi di punto di volo e caduta, altri quesiti cui è stata data risposta sono legati agli oggetti interni all’ufficio dell’ex capo comunicazione Mps e alle luci che si vedono nell’ormai famoso filmato della caduta. L‘incarico è stato svolto attraverso l’analisi di atti, verbali, documenti, consulenze e immagini della videosorveglianza, e grazie anche al sopralluogo del 21 dicembre 2021 in vicolo Monte Pio a Siena, in cui è stato utilizzato un laser scanner 3D per acquisire immagini di spazi e dimensioni del luogo della tragedia. Il Ris ha effettuato anche dei test, fra cui quello sulla sbarra metallica alla finestra dell’ufficio di Rossi, che secondo le risultanze poteva reggere il peso del suo corpo, e quello sui fili anti piccioni, con le prove di trazione che hanno stimato come non ci siano state sollecitazioni. Infine test di pioggia artificiale, di fari delle automobili e sperimentazioni sul presunto lancio dell’orologio dalla finestra, che in realtà come spiegato da Schiavone, si è trattato di una goccia di pioggia “non sappiamo se Rossi lo indossava” ha puntualizzato il Colonnello.

Il punto centrale però è la modalità di caduta: “L’ipotesi più compatibile – determina il Colonnello – è quella del gesto anti conservativo, cosciente, Rossi si tiene a penzoloni aggrappato a barra di protezione e infine si lascia cadere nel vuoto, col moto del corpo a candela. Altre ipotesi per cui terzi lo spingono producono dinamiche di caduta non compatibili con quelle visibili nel video. Gli spazi, tra la sbarra e il condizionatore inoltre, non consentono ad altri di tenere appeso il corpo di Rossi, ci sarebbe stato il rischio di caduta anche per altri”.

 



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