Mens Sana: revocato il sequestro conservativo a Olga Finetti

Di Redazione | 19 Novembre 2018 alle 18:58

Mens Sana: revocato il sequestro conservativo a Olga Finetti

La soddisfazione dell’avvocato Giglio

Fallimento Mens Sana Basket, è stato revocato il sequestro conservativo a danno di Olga Finetti, ex segretaria della società cestistica fallita nel 2014. Come noto, il Fallimento Mens Sana aveva formulato, nel mese di marzo 2016, una richiesta di risarcimento di oltre 33 milioni di euro, nei confronti dei membri del C.d.a. e del Collegio sindacale della Mens Sana Basket.

Olga Finetti aveva fatto parte del c.d.a. solo per pochi mesi ma era stata citata in giudizio soprattutto in quanto ritenuta “amministratrice di fatto” della Mens Sana. Nel corso della controversia, il Fallimento Mens Sana aveva anche sequestrato il consistente patrimonio della Finetti, già posto sotto sequestro penale (poi revocato nel mese di gennaio 2018).

In data 15 novembre 2018, a seguito dell’accordo raggiunto tra i convenuti ed il Fallimento, si è estinto il giudizio incardinato presso il Tribunale di Firenze ed è stato revocato il sequestro conservativo. Tale epilogo si pone in continuità con una serie di risultati che la Finetti, assistita dall’Avvocato Giulio Massimo Giglio del Foro di Roma, ha ottenuto negli ultimi mesi: ad aprile 2018 il Tribunale di Firenze ha accolto il reclamo avverso il sequestro civile (riducendo l’entità dello stesso, nei soli confronti della Finetti, da ben 33 milioni a 3,5 milioni di euro) mentre a maggio 2018 il Tribunale di Siena ha accolto l’opposizione allo stato passivo presentata dalla Finetti, ammettendola al passivo per i crediti da lavoro maturati quale segretaria della Mens Sana, respingendo cosi la tesi volta a individuarla come amministratrice di fatto.

“Sono state vittorie decisive che, unitamente al recente epilogo, confermano la tesi che abbiamo sempre sostenuto: la signora Finetti non ha mai avuto un ruolo attivo all’interno della Mens Sana, essendo stata per anni una mera segretaria e avendo ricoperto, solo formalmente e in modo passivo, la carica di amministratrice per pochissimi mesi. I beni sequestrati, come affermato anche dalla magistratura penale, provengono dal patrimonio familiare ereditato e non certo da attività illecite legate alla Mens Sana” ha commentato l’Avv. Giglio.



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