Palestra inagibile, Blocco Studentesco attacca l'assessore

Di Redazione | 12 Novembre 2017 alle 14:28

Palestra inagibile, Blocco Studentesco attacca l'assessore

Striscioni di Blocco Studentesco

“Liceo sportivo senza palestra? Il comune se ne disinteressa” e “Tarquini è questa la tua Buona Scuola?”, recitano così gli striscioni affissi dal Blocco Studentesco davanti al liceo scientifico Galileo Galilei di Siena.

“Ci troviamo di fronte ad una situazione di enorme disagio – spiega Matteo Panzetta, responsabile cittadino del movimento studentesco – con una delle due palestre della scuola inutilizzabile. È inammissibile che in un liceo sportivo non vi siano infrastrutture adatte al miglior adempimento dei corsi di studio e delle lezioni sportive”.

“Dopo la piscina chiusa a piazza d’Armi gli studenti si trovano ad affrontare un’altra mancanza con la propria palestra chiusa da ben 3 anni. I nostri striscioni – continua Panzetta – vogliono evidenziare queste problematiche e pertanto richiediamo un pronto intervento da parte della giunta comunale”.

“Ci rivolgiamo quindi al sindaco e all’assessore all’istruzione – conclude la nota – affinché le lezioni sportive possano essere praticate il prima possibile in strutture idonee all’interno del liceo. Come Blocco Studentesco continueremo a vigilare sulla questione, pronti a mobilitarci in caso di totale disinteresse da parte dell’amministrazione locale”.

E’ il sindaco a replicare all’attacco di Blocco Studentesco: “L’assessora Tarquini ha lavorato sempre con grande impegno, sensibilità e responsabilità, con risultati importanti come dimostra il successo del convegno di questi giorni. L’attacco di cui è stata bersaglio è vergognoso e irricevibile. Dispiace constatare che ci sia una parte decisamente minoritaria della città che scredita il nostro sistema educativo, o addirittura denigra lo straordinario impegno di chi ci lavora, ricorrendo alla calunnia, come nel caso dello striscione “la chiamate educazione è solo perversione”, o alla scomunica verso l’apertura culturale dei percorsi formativi, come avvenuto con recenti striscioni vigliaccamente affissi nottetempo”.



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