"Palio sia Bene Culturale": proposta votata all'unanimità in Consiglio

Di Redazione | 29 Novembre 2018 alle 18:37

"Palio sia Bene Culturale": proposta votata all'unanimità in Consiglio

Mozione presentata da Per Siena: “Così si sconfigge chi denigra la Festa”

Il Palio deve ottenere il riconoscimento di Bene culturale immateriale dal Ministero dei Beni artistici, culturali, architettonici. Lo ha chiesto a gran forza il movimento Per Siena, che già aveva inserito la proposta nel proprio programma elettorale, ottenendo il sostegno di diversi consiglieri di maggioranza e un voto all’unanimità per la mozione presentata in Consiglio comunale. Il riconoscimento è stato giudicato una condizione ineludibile non solo per sconfiggere i denigratori del Palio, animalisti in testa, ma per dare adeguate valorizzazione e tutela al valori culturale, storico, antropologico legati alla manifestazione. “La risposta sul piano della corsa non basta – ha osservato il consigliere comunale Pierluigi Piccini, capogruppo del Movimento per Siena – e comunque non è sufficiente a difendere i veri valori della manifestazione. Invece è indispensabile una tutela formale, la stessa che avviene per gli altri beni culturali materiali, a cui aggiungere un lavoro scientifico che coinvolga studiosi e Università. Serve, inoltre, un’attività di comunicazione che sposti il punto di vista su un evento complesso, che coinvolge una struttura sociale, non riferibile certo a una mera competizione di cavalli”. Attenzione, però: non bisogna confondere il riconoscimento richiesto dal Movimento per Siena con quello di Patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco. Sono piani diversi: il riconoscimento Ministeriale equivale a un vincolo di intangibilità del patrimonio riconosciuto, proprio come avviene per un monumento o un’opera d’arte. “Tra l’altro, la Soprintendenza di Siena – come ha osservato Piccini – ha l’autorizzazione ministeriale per istruire la pratica sul riconoscimento”. Nella mozione, inoltre, è stato espresso l’invito a definire una o più convenzioni per lo sviluppo di progetti e iniziative culturali, nei campi sopra menzionati, legati al Palio con l’impegno di coinvolgere le Contrade e le istituzioni preposte al controllo e alla tutela”.



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